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Spese Regione, Liguria virtuosa. Grasso (Confartigianato): "Dati positivi, ma si può fare di più"

In chiave di spending review, la Liguria sembra non smentire la propria fama di terra di "parsimoniosi". Infatti, la spesa complessiva della Regione Liguria nel 2011 è calata del 5,2% rispetto al 2010, più di quanto fatto registrare dal totale delle Regioni ordinarie (-1,7%).

«La flessione – spiega Giancarlo Grasso, presidente regionale di Confartigianato Liguria – arriva addirittura al -13,1% se si considera il periodo 2007-2011, in controtendenza con il resto d'Italia visto che la media nazionale dell'ultimo quinquennio registra una crescita dello 0,5%». A pesare sul dato nazionale, gli aumenti di spesa di Regioni come la Lombardia (+4,9%), l'Emilia Romagna (+6,4%) e la Toscana (+8,4%).

È quanto emerge dagli ultimi dati della Corte dei Conti-sezione Autonomie locali raccolti attraverso il Sistema informativo sulle operazioni degli enti pubblici (Siope).

L'ammontare di impegni di spesa della Liguria è di 4,1 miliardi di euro. Nell'ultimo quinquennio si è assistito a una progressiva convergenza della spesa media procapite della Liguria verso i valori medi delle altre Regioni. La Liguria passa infatti dai 2.951euro procapite nel 2007 ai 2.552 euro nel 2011(settima in Italia); diversamente, la spesa media delle Regioni ordinarie è aumentata dai 2.587 euro per abitante nel 2007 ai 2.529 euro nel 2011.

«Circa il 92% della spesa della Regione Liguria è destinata alle uscite correnti cioè personale, acquisti di beni e servizi, interessi – commenta Grasso - Appena il 6% si riferisce alle spese in conto capitale, tra le quali rientrano gli investimenti. La spesa per il personale si conferma una voce di spesa importante».

L'Ufficio studi di Confartigianato (dati Istat-Corte dei Conti) ha suddiviso le regioni in quattro gruppi e ha calcolato un eccesso di personale pari al 31% dei dipendenti attualmente in forza, con un 'esubero' di 24.396 dipendenti (1 su 3 è in eccesso) rispetto all'organico ottimale calcolato sulla base del rapporto personale/abitanti della regione più virtuosa della stessa categoria dimensionale.

Dall'analisi dell'eccesso di spesa delle Regioni relativa ai consumi intermedi (in particolare quelle relativa all'acquisto di beni e prestazioni di servizi) per il complesso delle Regioni italiane, è stato individuato un target di risparmio conseguibile di 2.468 milioni di euro ed equivalente a 41 euro per abitante.

«Tra le Regioni a statuto ordinario di dimensioni medio piccole in cui rientra la nostra – conclude Grasso – la Liguria è l'unica a non presentare eccesso di personale, risultando la più virtuosa. È stato invece calcolato che dalla riduzione degli eccessi di spesa sui consumi intermedi, relativi all'acquisto di beni e servizi, deriverebbe una potenziale riduzione dell'addizionale regionale Irpef dell'8,7%, risorse che consentirebbero di non aumentare la fiscalità e incentivare lo sviluppo. Insomma sarebbe una bella boccata d'ossigeno per le imprese in questo momento di forte crisi».

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