Ma di che cosa si tratta? "Il reverse charge o in italiano inversione contabile – spiega la responsabile fiscale Confartigianato Katia Orsetti - è un meccanismo previsto dall'articolo 17, comma 5, del D.P.R. n. 633/72 che prevede l'assolvimento dell'IVA da parte del cessionario soggetto passivo d'imposta, potremmo dire più semplicemente colui che paga".
In pratica spiega la nota di Confartigianato l'imprenditore può in questi casi emettere dal cedente/prestatore senza addebito di IVA con l'annotazione "inversione contabile" e l'eventuale indicazione della norma; la fattura è integrata dal cessionario con l'indicazione dell'aliquota e della relativa imposta; la fattura è annotata dal cessionario sia nel registro delle fatture emesse o corrispettivi (entro il mese di ricevimento o anche successivamente, ma comunque entro 15 giorni dal ricevimento e con riferimento al relativo mese) sia nel registro degli acquisti; l'obiettivo del meccanismo, come è noto, è quello di ridurre il rischio di evasione dell'imposta: invertendo l'onere del versamento (dal cedente al cessionario), si evita in sostanza che l'acquirente porti in detrazione il tributo che potrebbe non essere corrisposto all'Erario da parte del cedente.
Il meccanismo di inversione contabile, che comporta l'assolvimento dell'IVA da parte del cessionario soggetto passivo d'imposta, è applicabile alle operazioni effettuate dal 1° gennaio 2015, ad eccezione delle cessioni di beni nei confronti della grande distribuzione (ipermercati, supermercati, discount alimentari), per le quali l'entrata in vigore della nuova disciplina è subordinata all'ottenimento di un'apposita autorizzazione da parte del Consiglio dell'unione europea.
La nuova modalità di applicazione dell'IVA ha riflessi immediati sugli adempimenti, sia nella fase di fatturazione che di registrazione dei documenti. Ecco i nuovi settori assoggettati: prestazioni di servizi di pulizia negli edifici; settore edile; settore energetico; grande distribuzione organizzata: cessioni di beni effettuate nei confronti degli ipermercati, supermercati, discount alimentari. Per ulteriori informazioni è possibile rivolgersi all'Area Fiscale Confartigianato, tel. 0187.286630-11.