Ma cosa sono le Comunità del Cibo? Si tratta di gruppi di persone, agricoltori o appassionati depositari di antichi saperi e pratiche tradizionali che producono, trasformano e distribuiscono cibo di qualità in maniera sostenibile; persone fortemente legate a un territorio dal punto di vista storico, sociale e culturale. Le Comunità sono i nodi della Rete di Terra Madre, costituiti da tutti coloro che vogliono agire per preservare, incoraggiare e promuovere metodi di produzione alimentare sostenibili, in armonia con la natura, il paesaggio, la tradizione. Al centro del loro impegno c'è un'attenzione particolare per i territori, per le varietà vegetali e le specie animali che hanno permesso nei secoli di preservare la fertilità della terra.
L'evento di presentazione è stato ospitato presso la Scuola Media di Fabiano ed erano presenti il Fiduciario della Condotta Silvano Zaccone, la responsabile degli Orti in Condotta Maria Silvia Persello, il responsabile delle Comunità del Cibo Andrea Motto, il referente della nuova Comunità Davide Barcellone, la referente della Comunità del Cibo della Fagiolana di Torza Daria Giorgi di Volterra, il titolare dell'Azienda Agricola Le Piccole Erbe di Varese Ligure Maurizio Zini e una vivace ed interessata platea di ragazzi di prima media capitanati dalla loro insegnante Paola Di Capua.
Andrea, Davide, Daria e Maurizio hanno spiegato cosa sono le Comunità del Cibo, la loro importanza nel nostro territorio e perché ne è nata una nuova dedicata alle erbe.
La nuova Comunità del Cibo nasce con l'intento di promuovere e diffondere la capacità di riconoscere ed utilizzare le diverse varietà di erbe spontanee commestibili ("érbi" nello spezzino, "prebuggiùn" nell'Alta Val di Vara e nel Tigullio). La Comunità si pone inoltre l'obiettivo di preservare la tradizione del loro utilizzo in cucina in ricette locali tradizionali (pensiamo ai squisiti Gattafin, alle torte d'erbi, ai pansotti), e la cultura del loro impiego per usi medicamentosi attraverso varie iniziative come escursioni, corsi, incontri con le scuole, che via via verranno presentate dalla Condotta.
Ai ragazzi è stato ricordato come fino a pochi decenni fa intere famiglie hanno tratto un importante sostentamento pure economico dalla raccolta e vendita di queste erbe che generosamente la natura offriva loro senza necessità di intervenire con prodotti chimici o lavorazioni del terreno.
A margine dell' iniziativa è stato proiettato il documentario sulle Comunità del Cibo della Val di Vara realizzato nel 2010 prima dell'alluvione.
Nello spazio della mensa scolastica è stata allestita un'esposizione con alcune erbe appena raccolte mentre Maurizio Zini, esperto e produttore di erbe officinali, ne ha portate alcune secche spiegando i metodi per utilizzare e estrarre il loro principi attivi in ambito medicamentoso.
Ai ragazzi è stata offerta una semplice e gustosa merenda con una torta preparata con mele di varietà antiche e una degustazione di diversi frutti di mela, occasione per riflettere sull'importanza della biodiversità in agricoltura e di un'alimentazione sana data dai ritmi stagionali. Daria ha poi intrattenuto i ragazzi portando in visione dei campioni sia di mele antiche della Val di Vara che delle vecchie varietà di fagioli sempre facenti parte delle Comunità del Cibo.
L'incontro è stato stimolante per le insegnanti, per i ragazzi ma anche per i volontari di Slow Food che hanno potuto arricchirsi delle molte domande e dell'interesse mostrato dagli alunni e dalle insegnanti, gettando le basi per future collaborazioni ed incontri nelle scuole e nelle aziende agricole delle Comunità del Cibo della Val di Vara.