Il progetto si rivolge agli studenti delle scuole superiori chiamati a sperimentare le nuove applicazioni business di Internet, e in particolare del commercio elettronico e a indagare se oggi abbia ancora un senso investire negli spazi commerciali "fisici".
Il progetto punta a ripensare completamente l'attuale modello distributivo. La crisi ha determinato una drastica flessione dei consumi di tipo tradizionale mostrando una maggiore tenuta del settore hight tech. La rete infatti propone la possibilità di acquistare gli stessi prodotti in vendita nei negozi ma a prezzi più bassi e senza dover nemmeno uscire di casa. Diventa pertanto necessario capire in che modo possano essere ripensati i negozi tradizionali e quale valore aggiunto possano avere.
L'iniziativa si rivolge quindi ai giovani in quanto, oltre a rappresentare i consumatori del domani, rappresentano i possibili nuovi imprenditori della Spezia. Loro, meglio di altri, possono interpretare le tendenze emergenti e, nello specifico, proporre nuovi modi di fare commercio. Ed è dovere delle istituzioni valorizzare e far emergere il capitale umano del territorio, rappresentato dai giovani stessi, facendoli sentire protagonisti del cambiamento della città.
Il progetto si propone inoltre di avviare un dialogo strutturato con gli studenti, creando gruppi misti interscolastici, trasmettendo loro il messaggio che per creare un'impresa, e quindi realizzare un'idea, bisogna mettere in campo competenze diverse e fare sinergia.
Il progetto prevede tre fasi:
Progettualità creativa. Gli studenti, mediante il tutoraggio di insegnanti, imprenditori e consulenti aziendali, saranno guidati nel processo creativo. Previste diverse attività tra cui una visita presso un centro commerciale o urbano, al fine di apprendere nuove forme di commercio, nonché sessioni di lavoro di gruppo. L'output di questa fase è la produzione di tante idee, quanti saranno i gruppi di lavoro, riguardo a nuovi modelli commerciali che siano in linea con le tendenze del comportamento di acquisto dei consumatori di domani e che valorizzino risorse e potenzialità del nostro territorio.
Realizzativa. Le idee saranno presentate a una commissione costituita da personalità del mondo associativo ed imprenditoriale che valuterà l'idea più convincente. Il gruppo di studenti fautore di tale idea avrà la possibilità di far conoscere alla comunità il proprio progetto realizzandolo attraverso rendering e/o prototipi ed esporlo in spazi assegnati. La visibilità che si vuole dare ha l'obiettivo di generare interesse da parte di potenziali investitori.
Temporary Shop. Dalla visibilità al business, questo è l'obiettivo ultimo. Se l'idea riscuote interesse di imprenditori o di istituti di credito e se il gruppo o uno dei giovani che ne hanno fatto parte ha voglia di affrontare l'avventura imprenditoriale del Temporary Shop, le istituzioni locali preposte potranno ripensare a misure di finanziamento mirate che potranno agevolare il neo imprenditore e allo stesso tempo favorire nuove opportunità di lavoro.
In Liguria ci sono 13.119 imprese giovanili. Spezia è la provincia che ne ha meno: 1849. 214 sono società di capitale, 148 società di presone 1.460 imprese individuali e 27 altre forme.