La Giunta regionale ha assunto questa decisione a seguito delle richieste delle 4 Arte liguri, le aziende regionali territoriali per l'edilizia, che si trovano a fare i conti con canoni di edilizia sociale particolarmente bassi, invariati da oltre 15 anni, e spese di gestione e manutenzione che aumentano di anno in anno. A questo si aggiunge la pesante crisi che colpisce in particolare le categorie economiche a cui appartiene la maggior parte degli inquilini di Arte che diventano, loro malgrado, morosi incolpevoli. "Visto il momento particolarmente difficile – spiegano Rossetti e Boitano – non volevamo rivedere al rialzo i canoni di affitto. Pertanto abbiamo trovato una soluzione ripristinando un fondo già previsto dalla normativa regionale e statale, finalizzato a supportare Arte nel compito di soddisfare le esigenze abitative sociali. Grazie a queste risorse riusciamo ad andare incontro a circa il 40% del totale degli inquilini Erp che sono compresi nella fascia più bassa e che negli ultimi anni sono aumentati". Ammontano a 19.000 gli alloggi di edilizia residenziale pubblica in Liguria e a 23 milioni euro la morosità delle Arte liguri accumulata da quando è iniziata la crisi economica".