Si tratta di uno strumento informativo-gestionale online attraverso il quale è possibile monitorare il fabbisogno finanziario e la performance di tutti i Comuni delle Regioni a statuto ordinario, confrontando il posizionamento del proprio ente rispetto agli altri, in modo da orientare l'azione amministrativa verso l'individuazione delle strategie di gestione più idonee a garantire un'efficiente erogazione dei servizi. In Opencivitas la spesa storica viene confrontata con i fabbisogni standard calcolati con riferimento al 2010, fornendo per ogni comune e ogni funzione fondamentale un differenziale di spesa positivo quando il fabbisogno è più alto della spesa storica, negativo quando il fabbisogno è più basso della spesa storica: il differenziale tra spesa storica e fabbisogno è riconducibile sia all'efficienza con cui i servizi locali vengono forniti, sia ai livelli quantitativi delle prestazioni. Il Comune della Spezia rientra nel novero degli enti 'virtuosi': a fronte di una spesa storica 2010 di euro 69.047.973,00, il fabbisogno si attesta su un importo di euro 70.998.586,00 facendo registrare uno scostamento positivo del 2,83%. Ciò significa che nel contesto territoriale e socio-economico del Comune della Spezia il livello quali-quantitativo dei servizi erogati 'giustificherebbe' una spesa aggiuntiva di euro 1.950.912,00 rispetto a quella effettivamente sostenuta. Questo risultato positivo, che colloca La Spezia al terzo posto nella graduatoria di 'virtuosità' dei 24 comuni liguri con più di 10.000,00 abitanti, confermando l'efficienza della gestione dei servizi comunali sia in termini di qualità sia in termini di costo, appare tanto più importante alla luce dell'intenzione del Governo di utilizzare proprio i coefficienti relativi ai fabbisogni standard per superare il meccanismo dei tagli lineari alla spesa, prevedendo misure di spending review 'meritocratiche' che tengano conto delle diverse esigenze dei vari enti e della diversa efficienza degli stessi: già nella prossima legge di stabilità una quota pari al 40% del Fondo di Solidarietà Comunale dovrebbe essere ripartita sulla base dei fabbisogni standard e della capacità fiscale standard dei diversi territori. Il quadro della situazione rimane positivo anche spingendo l'analisi al livello dei singoli servizi. Qui tuttavia, accanto a punte di autentica eccellenza (polizia municipale +58,31%, asili nido +35,31%, servizi anagrafici+32,26%), si riscontrano anche performance meno soddisfacenti: il servizio di gestione delle entrate tributarie fa registrare uno scostamento negativo tra spesa storica e fabbisogno del 31,43%; lo scostamento negativo sale al 55,58% per il servizio di trasporto pubblico. Si tratta di alcuni servizi esternalizzati a società di scopo sui quali gravano i costi aggiuntivi delle strutture e dell'IVA dovuta per le prestazioni eseguite. Per il trasporto pubblico, poi, gioca anche l'azione svolta dal Comune capoluogo nel comprensorio provinciale e le corse aggiuntive a servizio delle zone collinari. Il sindaco della Spezia Massimo Federici ha espresso particolare soddisfazione alla lettura dei dati, sottolineando la positiva azione gestionale portata avanti dall'Amministrazione che ha messo sotto controllo i conti dell'Ente, razionalizzato i servizi e le spese. Ora, grazie a questi risultati virtuosi, l'auspicio è ottenere maggiori risorse dallo Stato.