«Si impone, con urgenza – spiega la responsabile fiscale di Confartigianato, Katia Orsetti - un'azione congiunta, avente la finalità di garantire il rispetto di quella "massima semplificazione degli adempimenti" richiamata dal legislatore nell'articolo 1, comma 689, legge n. 147 del 27 dicembre 2013, relativamente a tale tributo e che dovrebbe essere attuata, in particolare, con l'invio di "modelli di pagamento preventivamente compilati da parte degli enti impositori". Il progressivo esame delle delibere comunali rafforza la consapevolezza che tale principio, che riteniamo espressione di civiltà fiscale, rimanga non solo inattuato, ma addirittura vilipeso». Per questo motivo Confartigianato ha richiamato le autorità centrali e le amministrazioni locali che garantiscano la corretta esecuzione dell'adempimento nel rispetto dei diritti fiscali più elementari dei contribuenti e dei loro intermediari. Confartigianato sin dai lavori preparatori della legge di stabilità per il 2014, ha promosso la presentazione di emendamenti per modificare la norma istitutiva del tributo affinché le modalità di calcolo, in particolare per il primo anno di applicazione, fossero snelle e definite con congruo anticipo rispetto alla scadenza. La mancanza, nella norma istitutiva, di criteri direttivi per quanto riguarda il sistema delle detrazioni ha creato un ginepraio inestricabile di casistiche in massima parte difficilmente gestibili informaticamente. A ciò vanno aggiunte le problematiche legate al ravvicinato termine di scadenza per il versamento. Il comunicato stampa del MEF del 19 maggio u.s. che ha annunciato nuovi termini, senza essere seguito nell'immediato da disposizioni normative, rende ancora più incerte le modalità applicative. Confartigianato, con comunicati stampa e lettere al Ministro dell'economia e delle finanze Padoan, ha immediatamente rappresentato le difficoltà e ribadita, la necessità di una proroga generalizzata, oltreché di una sanatoria per gli omessi e insufficienti versamenti. «Considerata la complessità di gestione del nuovo tributo – prosegue Orsetti - che, di fatto, ha reintrodotto la tassazione patrimoniale sulla casa di abitazione, si proporrà, nelle sedi competenti, una riforma della fiscalità immobiliare finalizzata ad abrogare la TASI e a reintrodurre l'IMU anche sulle abitazioni principali con un sistema di detrazioni i cui criteri siano, però, stabiliti a livello centrale. La sovrapposizione dei due tributi è insostenibile, oltreché in termini di pressione fiscale, da un punto di vista esclusivamente gestionale». A livello locale, Confartigianato ha già avuto una riunione di approfondimento con i dirigenti di Spezia Risorse Spa che si sono dimostrati disponibili a risolvere le problematiche che potrebbero emergere; è necessario però che venga avviato un confronto con i Sindaci dei comuni della provincia per ribadire il rispetto del principio di "semplificazione" contenuto nella norma, richiedendo, in primis, la precompilazione dei modelli di versamento, così come, peraltro, stabilito dal legislatore. L'autonomia dei comuni non può, infatti, prescindere dalle indicazioni e dai principi stabilite dalla norma. «Come Confartigianato - conclude la responsabile fiscale Katia Orsetti - richiediamo ai comuni una proroga del termine di versamento dell'acconto, riteniamo infatti, legittimo che i comuni, nell'ambito della propria autonomia, posticipino l'incasso di un proprio tributo come peraltro hanno già previsto alcuni enti locali. Chiediamo inoltre la non applicazione di sanzioni o interessi qualora il versamento dell'intero tributo sia correttamente eseguito entro il termine del 16 dicembre 2014».