Così, dopo gli sgravi fiscali sui rifiuti previsti nel 2014 per le categorie commerciali maggiormente penalizzate dalla crisi economica, ora arrivano sostanziali agevolazioni su una parte delle seconde case (quelle concesse in comodato d'uso gratuito dai proprietari ai parenti di primo grado residenti e quelle affittate a residenti con contratto registrato) e sugli immobili produttivi e commerciali di categoria "D" esclusi quelli posseduti dagli istituti bancari. "L'operazione è articolata e verte su alcune considerazioni e valutazioni sulla situazione del patrimonio immobiliare del paese, in particolare quello relativo alle abitazioni sfitte – spiega l'assessore al Bilancio, Luciano Currarino – A Levanto esistono circa 4.900 immobili di categoria "A", quasi duemila dei quali risultano sfitti, cioè non abitati da residenti e non affittati ad inquilini. Un patrimonio praticamente inutilizzato, che oltretutto non contribuisce ad alleggerire la tensione abitativa presente in paese. Su queste abitazioni abbiamo deciso di alzare l'aliquota Imu dal 9 per mille dello scorso anno al 10,6 per mille. Un'operazione di redistribuzione delle risorse che servirà ad alleggerire il peso fiscale su altri immobili: sulle abitazioni concesse in comodato d'uso ai parenti di primo grado e su quelle affittate a residenti con contratto registrato verrà infatti applicata l'aliquota Imu dell'8 per mille, mentre sugli immobili produttivi e commerciali di categoria "D" l'aliquota scenderà addirittura al 7,6 per mille". "Con l'operazione sulle abitazioni vogliamo dimostrare sensibilità e apprezzamento verso le persone che mettono le loro case a disposizione delle famiglie residenti, consentendo quindi di allentare la tensione abitativa nel paese – commenta Currarino – mentre l'alleggerimento operato sugli immobili commerciali interesserà una categoria che aveva pagato più di altre le conseguenze della crisi economica ed era stata penalizzata dalle imposte applicate dallo Stato e sulle quali i Comuni poco o nulla possono fare nella fase di modulazione lasciata loro dall'amministrazione centrale, perché il ricavato dell'applicazione dell'aliquota del 7,6 per mille andrà comunque interamente allo Stato". "Questa manovra, sommata all'impegno economico sulle politiche sociali che mai è venuto meno neppure in questi anni durissimi per i bilanci dei Comuni, conferma l'attenzione dell'amministrazione nei confronti dei cittadini, privati o imprenditori che siano, che si trovano maggiormente in difficoltà – interviene il sindaco, Maurizio Moggia – Ma nello stesso tempo lancia un messaggio forte e chiaro: una gestione corretta e produttiva dei servizi, come, ad esempio, la raccolta differenziata dei rifiuti, consente un risparmio di risorse che possono essere investite in opere pubbliche finalizzate al miglioramento della qualità della vita della collettività o ridistribuite ai cittadini attraverso serie politiche di sgravi fiscali che forniscono ossigeno alle persone più in difficoltà".