Lo segnala la Confedilizia, precisando che i decreti legislativi, da emanarsi in attuazione della delega, andranno adottati entro il 27 marzo 2015 (12 mesi a partire dal prossimo 27 marzo, data in cui entrerà in vigore la legge). Tra questi, almeno uno dovrà essere deliberato in via preliminare (e cioè prima della sua trasmissione alle Camere) dal Consiglio dei Ministri entro il prossimo 27 luglio (quattro mesi dalla data di entrata in vigore della legge), ed è probabile che si tratti di quello – previsto dall'articolo 2 – in materia di revisione del Catasto dei fabbricati. Il Governo, inoltre, dovrà riferire ogni quattro mesi alle Commissioni parlamentari competenti in ordine all'attuazione della delega e, in sede di prima applicazione, dovrà farlo entro il 27 maggio (due mesi dalla data di entrata in vigore della legge).
La legge delega prevede che nella predisposizione dei decreti legislativi, il Governo dovrà rispettare, oltre alla Costituzione e alle norme europee, lo Statuto dei diritti del contribuente, "con particolare riferimento al rispetto del vincolo di irretroattività delle norme tributarie di sfavore". Con riguardo alla riforma del Catasto, la Confedilizia segnala che la legge delega prevede l'attribuzione ad ogni unità immobiliare, di un valore patrimoniale (novità assoluta) e di una rendita (rappresentativa del reddito ritraibile dall'immobile). Rendite e valori patrimoniali saranno individuati attraverso algoritmi (e cioè, attraverso funzioni statistiche, altra novità assoluta), che serviranno ad applicare valori e redditi rilevati alla consistenza delle singole unità immobiliari. Che – ulteriore novità – non sarà più espressa in vani catastali come è oggi (differenti da zona censuaria a zona censuaria), ma in metri quadrati. Gli anni di riferimento sui quali dovranno lavorare le Commissioni censuarie provinciali (ed, eventualmente, la Commissione censuaria centrale) per stabilire il valore patrimoniale (che servirà per la tassazione delle transazioni) e le rendite (su cui si baseranno le imposte reddituali), sono quelli del 2011, 2012 e 2013.
Il nuovo Catasto dovrà poi essere rispettoso del principio dell'invarianza del gettito stabilito dalla legge delega, invarianza da calcolarsi a livello comunale (e, quindi, facilmente controllabile). La legge delega dà anche garanzie precise per un Catasto in contraddittorio delle parti interessate. Le funzioni statistiche, anzitutto, andranno pubblicate. Ancora, i rappre-sentanti delle associazioni del mondo immobiliare (e, in particolare, della proprietà edili-zia) saranno chiamati a far parte delle Commissioni censuarie (che fra i primi loro compiti hanno proprio quello della validazione degli algoritmi). Da ultimo, valori patrimoniali e rendite saranno impugnabili nel merito (nella congruità, cioè). Ed anche questa è una cosa assolutamente inedita (finora, le rendite erano impugnabili meramente per motivi di legittimità).