"Vorrei ricordare - prosegue - come l'utilizzo delle strutture dell'Arsenale M.M., all'epoca in particolare i bacini, sia possibile e sia stato utilizzato sulla base di normative nazionali risalenti al 1938 ed un regolamento locale formalizzato nel 1976. Da diversi anni l'Arsenale si è aperto ad altre esigenze e la cantieristica privata ha potuto usufruire di aree e banchine ove ha realizzato nuove costruzioni ed effettuato riparazioni di navi. Né va dimenticato l'uso del Molo Pagliari da parte di naviglio commerciale, merci varie e contenitori, che negli scorsi decenni ha costituito una risorsa per le esigenze di un porto che cresceva nei traffici più che nelle infrastrutture. L'utilizzo delle infrastrutture della Marina Militare, e quindi del demanio militare, ha pertanto consolidati precedenti di cui l'onestà intellettuale impone tener conto.
La normativa recentemente introdotta ha, se possibile, ampliato la portata delle possibilità offerte alle attività economiche private di utilizzare, contro corrispettivo, le strutture individuate e messe a disposizione dai Comandi militari. Singolare ma non originale, pare quindi la reazione di ambienti genovesi e livornesi al successo commerciale ottenuto dal Porto della Spezia nel settore croceristico. Si tratta, per la verità, di un atteggiamento già visto in occasione dei successi raggiunti nel settore contenitori.
Oggi come allora sembra di assistere a reazioni che affidano le ragioni di porti importanti come Genova e Livorno a faziose e tendenziose interpretazioni normative anziché all'analisi dei motivi che hanno indotto ed inducono operatori economici, leggi armatori, a sperimentare porti come La Spezia. Se porti attrezzati e dotati di grandi infrastrutture quali banchine e piazzali, con tradizioni plurisecolari, con servizi di elevata professionalità non vengono preferiti rispetto a quanto può offrire un porto medio come La Spezia ci sarà un motivo? La Marina Militare alla Spezia è parte del sistema economico e ne costituisce da sempre un vantaggio competitivo nel rapporto costi-benefici rappresentati dai vincoli e dalle opportunità che determina con la sua presenza.