Di aver tracciato sulla lavagna i punti di confine oltre il quale il turismo può divenire "insopportabile" da parte di un contesto di pregio e, al tempo stesso fragile, come lo è il Parco Nazionale delle Cinque Terre, soprattutto nei picchi di stagione. "ASTA è nata per creare una leva di operatori sensibili alle regole del turismo responsabile, attento cioè alle aspettative ed esigenze della comunità locale – spiega Maurizio Davolio, presidente di Associazione Italiana Turismo Responsabille – che possano essere protagonisti di questo settore nel panorama nazionale. Non a caso abbiamo scelto le Cinque Terre, esempio di successo di un turismo legato all'ambiente e alla cultura locale." Governance di sistema, creazione del prodotto turistico e comunicazione, i tre grandi filoni con cui si sono misurati i partecipanti, al fine di comprendere il percorso di costruzione di un turismo durevole in un territorio complesso, sintesi di relazioni nevralgiche quali: tutela del paesaggio, agricoltura e prodotto tipico; sviluppo turistico e qualità di vita dei residenti; responsabilità condivise e interessi di parte; dissesto idrogeologico e pressione turistica; identificazione fra Ente Parco e comunità locale. "Insieme all'Ente Parco e Legambiente – sottolinea Sebastiano Venneri, Presidente della Società Vivilitalia - abbiamo immaginato che le Cinque Terre potessero essere la palestra ideale dove toccare con mano vizi, pregi e difetti del turismo verde." "La cosa più bella che gli studenti si porteranno a casa è il rapporto con gli attori del territorio – conferma Paolo Grigolli, direttore del corso - i quali hanno messo a disposizione con grande onestà, trasparenza e passione gli elementi di forza e le criticità di quest'area protetta, protagonista di una storia di successo e, proprio per questo, bisognosa di una governance di sistema, capace di dare una risposta concreta alle problematiche che di volta in volta si presentano." Formula vincente di ASTA, il mix tra docenze di alto livello, le esperienze e gli incontri sul campo, in un territorio "paradigmatico" come le Cinque Terre. Inevitabile che questa scuola desse vita ad una grande esperienza formativa circolare creando un dialogo aperto fra studenti ed Ente Parco, sede e "caso di studio" insieme ad altre significative esperienze di valorizzazione territoriale come quella del Parco Nazionale dell'Appennino Tosco Emiliano. Le chiavi di lettura, le osservazioni puntuali e mai scontare della classe (fatta di neolaureati, professionisti e operatori del settore) ha posto il Parco difronte ad uno specchio. "ASTA ha rappresentato un percorso di eccellenza in un territorio di eccellenza – dice soddisfatto Vittorio Alessandro, Presidente del Parco Nazionale delle Cinque Terre – che ha permesso di confrontarci e sottoporci con coraggio a molteplici punti di vista. E' importante che questa esperienza si sia svolta proprio alle Cinque Terre, perché il territorio ha bisogno di idee vincenti per riconoscersi e rilanciare la propria qualità. L'incontro tra questi "cittadini temporanei" e chi vive e lavora sul territorio - conclude il Presidente - ha dato vita ad una chimica straordinaria che saremo orgogliosi di riproporre nella prossima edizione primaverile dell'Alta Scuola di Turismo Ambientale, consapevoli che il turismo può far bene solo se "scelto" e gestito dalla comunità locale."