Per i primi nove mesi del 2013, esso ammonta a 3.843 milioni di euro, importo non comparabile a quello negativo del periodo corrispondente del 2012, in cui erano state contabilizzate le perdite legate alla cessione di Emporiki.
Il risultato del terzo trimestre 2013 riflette una buona resistenza dell'insieme delle attività del Gruppo: tenendo conto delle rivalutazioni di debiti legati al rischio di credito proprio, delle coperture dei prestiti e di operazioni specifiche, il risultato operativo lordo diminuisce di 1,2% e il risultato al lordo delle imposte cresce del 2,0% rispetto al terzo trimestre 2012.
Nei primi nove mesi del 2013, l'utile netto di Gruppo si attesta a 3.843 milioni di euro. Su base comparabile, ossia al netto della rivalutazione del debito proprio e di elementi specifici, tale dato è in calo del 2,9% rispetto allo stesso periodo del 2012. Il risultato al lordo delle imposte aumenta invece del 2,5%.
Il Gruppo conferma un buon livello di attività nel comparto della banca di prossimità, che gli consente di soddisfare le esigenze dei clienti individuali e delle imprese; grazie alla concessione di nuovi prestiti, gli impieghi globali delle reti bancarie del Gruppo in Francia sono cresciuti fra settembre 2012 e settembre 2013 dello 0,7 e la raccolta diretta è aumentata del 4,8% sullo stesso periodo.
Le Casse regionali hanno continuato a sviluppare sia la propria attività di prestito, in particolare i mutui (aumento di +2,4% degli impieghi in un anno), sia la raccolta, che si tratti di assicurazioni vita (+3,6%) o della raccolta diretta (+4,1%). Le Casse regionali hanno inoltre registrato un ulteriore miglioramento del rapporto prestiti/raccolta, sceso al 122% a fine settembre 2013 contro il 126% di fine giugno 2013. Il loro contributo al 100% al risultato del Gruppo è in aumento dell'8,4% trimestre su trimestre e del 2,9% nove mesi su nove mesi, attestandosi rispettivamente a 925 milioni di euro e a 2.766 milioni di euro.
Per Jean-Marie Sander, Presidente di Crédit Agricole S.A., "grazie al dinamismo della nostra banca di prossimità, il Gruppo evidenzia ancora una volta il proprio ruolo motore nel finanziamento dell'economia. Questa performance è tanto più degna di nota in un contesto economico ancora difficile, nonostante qualche segnale di ripresa".
Per Jean-Paul Chifflet, Direttore Generale di Crédit Agricole S.A., "questi risultati sono nella continuità dei primi due trimestri del 2013 e riflettono il protrarsi dell'opera di rafforzamento del nostro bilancio e di rimodellaggio del nostro Gruppo. Trimestre dopo trimestre, il Gruppo ottiene risultati che danno prova della pertinenza delle nostre scelte e della forza del nostro modello".
In termini di solvibilità, il Core Tier 1 ratio del Gruppo si attesta al 30 settembre 2013 all'11,9%, con un incremento di 65 punti base rispetto al 30 giugno 2013.
A fine settembre 2013, il Common Equity Tier 1 ratio Basilea 3 fuly loaded del Gruppo è pari al 10,5%, contro il 10,0% a fine giugno 2013.
L'indice di leva finanziaria del gruppo Crédit Agricole si attesta al 3,5% a fine settembre 20131.
1 Core Tier 1 Basilea 3 e Tier 1 esistente grand-fathered; per i derivati e i pronti contro termine: valore prudenziale.
Nel corso del terzo trimestre 2013, il gruppo Crédit Agricole ha continuato a rafforzare la sua situazione di liquidità. A fine settembre 2013, l'eccedenza di risorse stabili su impieghi stabili raggiunge 58 miliardi di euro, ossia 7 miliardi in più rispetto a fine giugno. Le riserve di liquidità, che ammontano a 252 miliardi di euro, coprono ampiamente (168%) le risorse di mercato a breve termine (150 miliardi di euro).
Nella foto, il Direttore Generale di Carispezia, Roberto Ghisellini.