La lista di maggioranza del Comune di Maissana, vincitrice con il sindaco Egidio Banti delle ultime elezioni, interviene con una nota a proposito della vicenda idrica e degli aumenti tariffari del periodo 2024 - 2029:
"Il consiglio provinciale della Spezia ha approvato venerdì scorso, nell'ultima seduta del 2024, lo "schema regolatorio" per la gestione del servizio idrico integrato come proposto dal Comune di Maissana per il suo territorio. Lo "schema regolatorio", a valenza nazionale, rimane in vigore sino al 2029, per cui almeno sino alla fine del decennio in corso Maissana rimarrà l'unico dei trentadue comuni della Provincia a gestire in proprio, con proprie tariffe e con propri investimenti, il servizio idrico, nelle sue tre componenti: acquedotti, fognature, impianti di depurazione.
A margine della seduta del consiglio provinciale il sindaco Banti ha espresso soddisfazione, ringraziando sia il presidente della Provincia Peracchini sia i funzionari dott. Botti e dott.ssa Benacci per aver condotto a termine la pratica. "Un referendum popolare - ha detto il sindaco Banti - aveva negli anni scorsi sancito il principio dell''acqua pubblica', la cui gestione non dovrebbe essere affidata a società di diritto privato, che distribuiscono utili e dividendi. Purtroppo quel referendum è rimasto di fatto lettera morta. La nostra amministrazione, lo scorso anno, si è presentata agli elettori ponendo così come primo punto la salvaguardia della gestione idrica comunale, che significa difesa delle sorgenti e tariffe molto più basse di quelle commerciali praticate altrove. Per questo, come primo atto, la nuova giunta aveva scritto alla Provincia comunicando la decisione di non dare corso ad alcun passaggio anche di Maissana ad Acam - Iren. La decisione del consiglio provinciale ratifica oggi quella decisione e ci conforta in un cammino importante, anche se non facile. Sottolineo che la pratica è stata gestita dal Comune, giunta e funzionari, senza spendere un solo euro di consulenze: abbiamo fatto da soli, e abbiamo fatto bene".
Che cosa comporta in pratica la decisione del consiglio provinciale ?
L'aspetto più importante riguarda il prezzo dell'acqua, che il Comune di Maissana pratica come tariffa base in € 0,6854 a metro cubo rispetto, ad esempio, ad € 1,2135 di Acam - Iren (tariffe base attuali riportate nel sito internet della società). Naturalmente tutto è motivato in maniera adeguata nelle delibere che si assumono anno per anno.
Gli aumenti annuali, sulla base delle indicazioni dell'ente regolatorio nazionale Arera, sono obbligatori, ma ogni gestore li stabilisce in base a determinati parametri.
Come hanno pubblicato i giornali, i comuni spezzini gestiti da Acam - Iren si sono trovati di fronte a un proposta di aumento della media tariffaria del 9,50 per cento annuo dal 2024 (quindi retroattiva) sino al 2029 compreso. La proposta dell'assemblea dei sindaci, presa a maggioranza, è stata di contenere quegli aumenti - cui si sommano 27 milioni di conguagli di somme arretrate - al solo 4 per cento annuo almeno per i primi due anni. Non è certo che Arera accetti questa proposta e tanto meno che l'accetti il gestore. Maissana, comunque, ha votato a favore per solidarietà con i comuni dell'alta Val di Vara che, essi stessi, avevano proposto in un documento la tariffa ridotta.
La tariffa per Maissana è diversa e, oltre al prezzo dell'acqua a metro cubo molto più basso (come sopra indicato), prevede quanto segue:
- nessun conguaglio arretrato a carico dei cittadini;
- nessun aumento per l'anno 2024;
- 4,5 per cento di aumento per l'anno 2025;
- aumenti già predeterminati, e a scalare, sino al 2029, con un calo dello 0,5 per cento annuo.
A fronte di questo, il Comune ha presentato alla Provincia un programma di interventi 2024 - 2029 pari (al momento) ad € 773.000. Gli interventi già realizzati e contabilizzati in meno di due anni sono i seguenti:
- Completamento dei lavori al depuratore di Tavarone, danneggiato da plurimi eventi alluvionali;
- Riattivazione dell'impianto di depurazione di Torza;
- Completamento del nuovo impianto di depurazione di Campore e disattivazione di uno dei due precedenti;
- Sostituzione e ammodernamento di condutture idriche in località Colli, Salterana e altrove;
- Sostituzione e ammodernamento condutture fognarie a Tavarone;
- Sostituzione sistema di pompaggio idrico in località Ca' Zeffirino;
- Sistemazione e messa in sicurezza delle aree prospicienti la vasca di carico di Maissana capoluogo;
- Interventi minori di lavori eseguiti in economia.
Sono in corso interventi di sistemazione dell'intero sistema di approvvigionamento idrico in località Chiama.
Sono previsti interventi a breve di rifacimento dell'impianto di depurazione in località Santa Maria, oltre a un piano di complessiva manutenzione straordinaria degli impianti di acquedotto (a iniziare da Santa Maria e Disconesi).
Saranno definiti gli atti concessori della sorgente a servizio dell'abitato di Cembrano, ma anche di San Pietro Vara (quindi di competenza oggi Acam - Iren).
In tutto, il Comune prevede di investire nei sei anni la somma complessiva di € 1332,75 per abitante, a fronte degli € 863,63 euro che si possono stimare previsti dal piano Acam - Iren per gli abitanti della parte rimanente della Provincia. Solo il 36 per cento di tale somma sarà coperta dalle tariffe, in quanto il Comune ha utilizzato ed intende utilizzare per quanto possibile contributi europei, statali e regionali a fondo perduto, che non si contabilizzano in tariffa. E' la conferma che l'acqua pubblica rappresenta insieme una ricchezza e un servizio ai cittadini.
Tutto questo richiede un impegno considerevole, ma il Comune oggi si avvale di competenze (gratuite) in grado di sostenerlo nel modo migliore, come ha dimostrato la conclusione della pratica di approvazione in Provincia. L'unica richiesta che facciamo ai cittadini - ed è anche l'unica che, se non accolta, porterebbe nel tempo a (ingiusti) incrementi tariffari - è quella di non diventare morosi, cioè di pagare alla scadenza bollette che, oggettivamente, non solo sono di gran lunga le più basse della provincia spezzina, ma anche tra le più basse se non le più basse in Italia, a fronte di un servizio ragionevolmente efficiente: negli ultimi due anni non c'è stata alcuna interruzione del servizio, non c'è stato ricorso ad autobotte, e ci sono stati pochissimi e limitati casi di obbligo di bollitura in alcune frazioni.