"La caduta di alcuni grandi massi sulla provinciale 566, avvenuta ieri sera tra Sesta Godano e Brugnato, è un fatto molto grave.
A parte il fatto che a me personalmente è andata bene, visto che quel masso caduto da pochi minuti me lo sono trovato di fronte mentre tornavo dal consiglio comunale di Maissana, l'avvenuta chiusura della 566 in quel punto provoca sin da subito danni economici e disagi gravissimi per l'alta Val di Vara.
I comuni di Maissana, di Varese Ligure e di Sesta Godano sono di fatto isolati dal resto della Val di Vara e della Provincia.
Il fine settimana autunnale un po' ci aiuta, ma da lunedì - se la strada non riapre - l'isolamento di fatto sarà totale: trasporto pubblico deviato su percorsi lunghissimi, scuole irraggiungibili, comuni in difficoltà per il personale che hanno in comune. Altro che area interna ! E meno male (per noi di Maissana, ma meno per gli altri) che Anas ha rilevato la 523 illuminando la galleria di Torza e rendendo un po' più facili i collegamenti con Sestri Levante.
Mi auguro che Provincia e Regione riescano a fare in modo che la strada si possa riaprire prima di lunedì. Altrimenti un terzo del territorio della Provincia sarà di fatto isolato"
Egidio Banti, sindaco di Maissana
Nel frattempo la Provincia comunica: "Sulla SP566, tra Brugnato e Sesta Godano, al Km 8 in località Sciarpatto, stanotte si è verificato un cedimento di massi ciclopici che hanno sradicato le reti di contenimento. Attualmente è stato necessario chiudere quel tratto di strada. Il percorso alternativo è l’anello Carrodano, Mattarana, Ziona e Ponte S.Margherita. In mattinata si provvederà ad indagare le condizioni del versante collinare per stabilire le condizioni di sicurezza e tenuta dei materiali e sarà effettuato il disgaggio dei residui non ancora rotolati in strada".