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Elettrificazione Molo Garibaldi, ecco come funziona il primo sistema di cold-ironing realizzato in Italia In evidenza

di Anna Mori - Una cabina di trasformazione energia e conversione frequenza, e un robot per la gestione dei cavi, permetteranno di alimentare le navi in sosta lo spegnimento dei motori.

L’elettrificazione della banchina del Molo Garibaldi, che consentirà alle navi da crociera di spengere i motori quando sono in sosta, sta ormai diventando realtà. Oggi è stata presentata la prima delle quattro cabine di trasformazione e il Cable Management System, sorta di robot che permetterà di collegare la fonte energetica alle navi passeggeri. E' il primo sistema in assoluto in Italia realizzato per il cold-ironing.

L'Ing. Fabio Brunetti, Project Manager di MONT-ELE, l'azienda che sta realizzando i lavori, ci ha spiegato che la cabina appena realizzata è una sottostazione elettrica di conversione di frequenza da 50Hz a 60Hz e trasformazione che permette la trasformazione dell'energia dalla rete elettrica nazionale a quella necessaria per poter alimentare una nave da crociera. Una potenza complessiva di 20MW, il cui cuore è costituito da due convertitori di frequenza che, assieme a grossi trasformatori di potenza e quadri di media tensione di comando, possono andare a gestire l'elettrodotto che porterà i 20MWatt in media tensione sulla banchina. La corrente arriva dall'ente distributore e tramite queste macchine potrà arrivare fino al Molo Garibaldi. Le navi da crociera per normativa richiedono 16MW come limite massimo, ci sono navi più piccole che hanno un fabbisogno inferiore.

"Stiamo lavorando da circa 5 mesi e abbiamo realizzato la fondazione e l'edificio prefabbricato in cemento. - ha detto l'Ing. Brunetti - Ora stiamo iniziando ad installare l'impiantistica, il cui lavoro durerò altri cinque mesi circa. Nel corso dell'ultimo mese previsto dall'appalto, verranno eseguiti i test". 

Oltre alla sottostazione verrà realizzato l'elettrodotto che dovrà portare l'energia in banchina, le cui opere civili sono in fase di completamento, successivamente verranno stesi i cavi elettrici e fatti i test in banchina con la macchina automatica, il Cable Management System (CMS), che permetterà l'allaccio dei cavi alle navi. Il CMS è già presente in cantiere, ma verrà attivato e testato successivamente.

Il completamento dell'impianto, quindi, è previsto entro giugno 2025, successivamente i test e la verifica della disponibilità di energia e della gestione, quindi sarà possibile alimentare la prima nave. Il sistema prevede l'allaccio di una singola nave per volta, come da normativa.

L'Ing. Davide Vetrala, responsabile unico del procedimento dell'appalto dell'Autorità Portuale del Mar Ligure Orientale, ci spiega, invece il funzionamento del Cable Management System.

Il CMS è una sorta di gru semovente ed è il sistema con il quale si collega la rete elettrica di banchina a bordo nave. Sostanzialmente si tratta di un sistema semi-automatico che permette di collegare le junction box presenti in banchina con il sistema di distribuzione elettrica a bordo nave.

Si tratta di una gru semovente, dotata di un braccio telescopico e di rullo, sul quale sono avvolti circa cinquanta metri di cavi di diverse dimensioni, che vengono collegati ad alcune prese elettriche in banchina. Sul Molo Garibaldi ne sono presenti tre interrate. I cavi vengono svolti dal macchinario in banchina per arrivare al punto dove la nave ha la predisposizione per gli allacci elettrici. Poiché le navi hanno l'ingresso cavi a diverse quote, il braccio telescopico permette di stendere i cavi fino all'altezza richiesta.

A questo punto i cavi vengono presi a bordo dagli operatori e collegati alle prese a bordo nave. Il sistema è meccanico, ma ha anche una serie di sicurezze elettriche che permettono di gestire la distribuzione verso la nave in maniera coordinata. Si tratta di arrivare fino a 16MW di potenza, per cui quando si stacca una connessione a bordo, c'è bisogno di un tempi di coordinamento per far si che la cabina inizi a fornire energia, seguendo sequenze precise. La procedura di connessione della nave può durare dai 20 ai 30 minuti. 

"Le navi da crociera sostano in porto almeno una dozzina di ore - spiega l'Ing. Vetrala - quindi è importante che il tempo di permanenza renda possibili sia le fasi di allaccio che quelle di disconnessione . La stessa situazione verrà ricreata anche per le navi mercantili, che invece sostano in porto per un tempo più lungo. Alcune sono già dotate di prese: sulle navi mercantili tutti gli apparati di bordo vengono realizzati fuori dallo schema elettrico naturale, di solito si utilizza dei contenitori che vengono posizionati a bordo apposta per calare i cavi. - prosegue l'Ing. Vetrala - Le navi mercantili saranno infatti già attrezzate con junction box a terra che riceveranno i cavi direttamente dalla nave. la potenza richiesta dalle navi mercantili è meno elevata, arrivando al massimo a circa 5MW". 

L'Ing. Vetrala spiega che l'impianto presentato questa mattina è destinato all'alimentazione delle navi che attraccheranno al molo Garibaldi. Verranno poi realizzate altre tre cabine: un progetto da circa 13 milioni di euro, avviato da poco, per la realizzazione della prima cabina di trasformazione alla radice del molo Fornelli, ne è prevista una seconda a servizio del Terminal del Golfo all'altezza di Fossamastra. Una quarta cabina, servirà il cold ironing del nuovo molo crociere in fase di realizzazione su Calata Paita. Questa sarà la più grossa perché gestirà circa 25 MW di potenza da distribuire su due accosti: uno servito con 16 MW, l'altro fino a 12 MW. 

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