Lo ha comunicato al termine della riunione tra gli assessori al lavoro delle regioni, l'assessore al lavoro e ai trasporti della Regione Liguria, Enrico Vesco. Una cifra assolutamente insufficiente per continuare a erogare i sussidi che consentirà di completare i pagamenti per il mese di maggio, ma non dà certezze di poter arrivare almeno fino a fine giugno. "Si tratta di una situazione molto grave – ha detto l'assessore Vesco – fino ad ora il Governo è stato elusivo e non si è impegnato a trovare regole omogenee tra le regioni per la concessione degli ammortizzatori sociali in deroga il cui riparto è stato effettuato ancora tenendo conto della spesa storica e non attualizzando il valore, alla luce di quanto abbiamo speso negli ultimi tempi". Ad oggi in Liguria ammontano a 9.000 i lavoratori che usufruiscono della cassa integrazione e della mobilità in deroga, per un totale di 900 aziende. Numeri a cui difficilmente si potranno dare risposte anche in futuro allo stato attuale dei fatti. Nonostante un leggero aumento della premialità per la Liguria la situazione risulta preoccupante, come per le la maggior parte delle altre regioni che hanno inviato un appello al Governo affinché, come ha sottolineato l'assessore ligure "prenda coscienza della gravità della situazione e della possibilità che lo stato attuale delle cose porti anche numerose aziende a licenziare i propri addetti, con il conseguente vertiginoso aumento della disoccupazione". L'assessore ligure, insieme agli assessori delle altre regioni, ha auspicato che "a fronte di così limitate risorse, almeno possano essere messe a disposizione subito per consentire alle regioni di effettuare i pagamenti".