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Quanto conta la sostenibilità nelle scelte dei turisti? In evidenza

La parola a Flavia Coccia, esperta in servizi turistici di Confcommercio, che ci illustra i risultati dello studio realizzato dall'Associazione di categoria.

Nell'edizione 2024 del progetto "Sentinelle del mare" c'è una novità, il coinvolgimento attivo anche delle imprese turistiche "per fornire loro degli strumenti conoscitivi affinché possano scegliere le migliori strategie da mettere in campo per la sostenibilità" spiega l'esperta in sistemi turistici di Confcommercio Flavia Coccia.

La sostenibilità è oggi considerata come uno dei fondamenti su cui deve basarsi lo sviluppo e l'evoluzione del turismo nel nostro Paese. Questa tematica è anche oggetto di una crescente attenzione da parte degli operatori e dei turisti. Ma cosa vuol dire viaggiare sostenibile? Significa viaggiare rispettando i luoghi, ridurre l'impatto sull'ambiente, tutelare la cultura, l'economia e gli aspetti sociali del territorio mettendo la comunità locale al centro. Secondo il Ministero del Turismo, il turismo sostenibile è un motore economico molto efficace: per ogni euro di valore aggiunto diretto, si generano 1,31 euro, stimolando anche la crescita delle filiere locali.

"In uno studio condotto da Deloitte, è emerso che il 64% degli italiani prende in considerazione l'opportunità di viaggiare sostenibile, percentuale che sale al 74% se si considera la fascia d'età 18-34 anni - aggiunge Flavia Coccia - Ad Aprile 2024, Confcommercio con SWG, nell'ambito delle indagini periodiche sulle scelte di vacanza degli italiani, ha realizzato un focus sulle pratiche di sostenibilità ambientale nelle strutture e servizi turistici".

Lo studio ha evidenziato che "attualmente la sostenibilità ambientale non è un criterio fondamentale nella scelta delle destinazioni turistiche (il 30% lo considera importante, circa 10 milioni di turisti) - evidenzia Flavia Coccia - ma sta crescendo la sensibilità. Tuttavia, una volta giunti a destinazione, la sostenibilità dei servizi offerti porta a valutazioni molto positive dell'esperienza vissuta per circa il 65-84% dei turisti. Non è importante solo essere strutture e operatori turistici virtuosi nel campo della sostenibilità, ma è necessario affiancare questo obiettivo anche alla possibilità di far divertire e star bene i turisti. La ricerca ha evidenziato anche che un turista su tre è disposto a pagare di più per i servizi sostenibili, quindi gli operatori devono tenere in considerazione che seguendo certe pratiche è possibile avere una quota di mercato in più".

Dopo il COVID, dove è emersa la volontà di evitare luoghi affollati, il 40% ha scelto luoghi meno conosciuti, il 77% di compensare le emissioni di carbonio dei viaggi, il 56% vuole evitare l'uso di mezzi inquinanti, il 40% circa vorrebbe partecipare a programmi di volontariato ambientale, nei quali rientra pienamente il progetto "Sentinelle del mare".

Tramite lo studio è stata condotta anche una valutazione qualitativa sulle aziende che hanno partecipato alle precedenti edizioni del progetto, con un primo focus sulla ristorazione. Il 94% delle imprese intervistate pratica la corretta gestione dei rifiuti, l'88,2% mette in campo azioni per la riduzione dei consumi di energia e l'82,4% per il risparmio idrico, il 58,8% segue anche programmi di formazione.

"Una ulteriore spinta all'attenzione al mare, è dare importanza alla stagionalità delle sue risorse - sottolinea Flavia Coccia - che sono alla base anche delle nostre eccellenze enogastronomiche. La ricerca ha evidenziato che il consumo di prodotti ittici aumenta durante il periodo di vacanza. 6 italiani su 10 è disponibile a spendere di più per un prodotto ittico caratterizzato da una filiera trasparente e proveniente da pesca sostenibile".

Lo studio ha messo in evidenza che nella scelta del piatto di pesce al ristorante, un quarto dei turisti predilige le specialità locali e le ricette tipiche del territorio e del pescato del giorno. Fondamentale il ruolo dei ristoratori come "influencer": il 7% dei clienti si fa consigliare dal personale del ristorante per la scelta del piatto. "E' importante educare la clientela, per il tramite degli stessi ristoratori - aggiunge Coccia - ad un consumo responsabile che rispetti le stagionalità, assumendo comportamenti sostenibili".

Grazie al coinvolgimento delle imprese nel progetto "Sentinelle del mare", i ristoranti potranno organizzare eventi dedicati con un biologo marino realizzando menù appositi con proposte a Km0. E' stato predisposto un format per i menù per inserire i piatti "Sentinelle del mare" con prodotti di pesca sostenibile e stagionale.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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