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La Liguria piange un altro morto sul lavoro in porto In evidenza

Stava lavorando su una imbarcazione in riparazione. Originario di Sarzana, viveva a Massa

Un uomo di 36 anni anni ha perso la vita questa mattina mentre stava facendo il proprio lavoro. L'operaio stava lavorando su una imbarcazione in riparazione nel porto di Genova, a Molo Giano.

L'incidente mortale è avvenuto al Bacino 2 di Ente Bacini, in un cantiere nel quale erano in corso alcune manutenzioni ad uno yacht. L'operaio, che faceva parte di una ditta specializzata in carpenteria, sembra sia stato colpito alla testa da una elica.

Nonostante l'immediatezza dei soccorsi, per lui non c'è stato purtroppo nulla da fare. L'operaio era originario di Sarzana e viveva a Massa.

I sindacati hanno proclamato uno sciopero immediato di 4 ore.

 

LE DICHIARAZIONI

Il presidente della Regione Liguria Marco Bucci scrive: "Apprendo con sgomento della tragedia che si è verificata in porto a Genova e che è costata la vita a un operaio. Voglio esprimere ai familiari della vittima il cordoglio dell'intera Regione Liguria in questo momento di grande dolore. Ogni vita persa sul lavoro è una ferita profonda per la nostra comunità. Una tragedia che ci impone di rafforzare il nostro impegno per la sicurezza. È indispensabile proseguire il confronto con tutti gli attori del mondo del lavoro per adottare misure sempre più efficaci nella tutela dei lavoratori".


Queste le parole del Gruppo PD in Regione Liguria: “Siamo di fronte all’ennesima tragedia sul lavoro che lascia senza parole, ma che impone interventi sulla sicurezza immediati, perché non si ripeta più. Chiediamo, ancora una volta, che vengano incrementati gli organici Psal e si investa sulla formazione, ad oggi abbiamo assistito solo a interventi parziali e insufficienti. Regione e Governo devono agire sulla prevenzione in modo costante e determinato e non far sentire la propria voce solo a tragedia avvenuta. Dal Gruppo PD in Regione condoglianze e vicinanza alla famiglia e ai colleghi dell’operaio. Non si deve più morire sul lavoro e noi porteremo avanti ogni azione perché tutti gli interventi di prevenzione vengano messi in campo”

"L'ennesima morte sul lavoro nel Porto a Genova è inaccettabile - affermano i deputati PD Valentina Ghio e Alberto Pandolfo - Nel 2025 sono già state superate le 80 vittime sul lavoro, un tragico bilancio che obbliga le istituzioni ad alzare l'attenzione. Chiediamo che al più presto vengano discusse le nostre proposte a tutela della qualità del lavoro e della sicurezza di chi quotidianamente opera in porto. Ancora in questi giorni abbiamo presentato emendamenti sulla sicurezza del lavoro portuale al Decreto emergenze Pnrr, ma non sono stati presi in considerazione dal Governo, dimostrando che la sicurezza sul lavoro non è una loro priorità. Noi continueremo ad insistere affinché lo diventi e affinché accolgano le nostre proposte.
Oggi è di nuovo il giorno del cordoglio e tutta la nostra vicinanza va alla famiglia e ai colleghi dell'operaio".


La senatrice della Lega Stefania Pucciarelli esprime" cordoglio ai familiari dell'operaio morto stamattina in un cantiere nel porto di Genova. Registriamo ancora troppe vittime sul lavoro e non lo possiamo accettare. Spero che indagini su quanto accaduto servano a fare chiarezza sulle eventuali responsabilità oltre che prevenire ulteriori incidenti".

 

"È indispensabile proseguire il confronto con tutti gli attori del mondo del lavoro per adottare misure sempre più efficaci nella tutela dei lavoratori"? Le parole del presidente di Regione sono tardive: da tempo come M5S chiediamo che gli organi competenti vigilino sul rispetto puntuale del decreto legislativo n. 81/2008. Come M5S da tempo auspichiamo che il Governo capisca l'urgenza di mettere la parola "fine" alle morti sul lavoro, che nella nostra città continuano a ripetersi soprattutto in ambito portuale e marittimo con allarmante regolarità. Ancora una volta, ribadiamo: che padri di famiglia e figli non facciano rientro a casa la sera perché la sicurezza, per chi amministra, è sempre l'ultima preoccupazione di chi dovrebbe vigilare, è indegno di una società civile. Apprendere che oggi è morto sul lavoro un operaio, la cui posizione lavorativa scopriamo essere espressione dell'ennesimo subappalto, ci addolora e ci indigna perché è evidente che non si sta facendo nulla a monte per prevenire le morti bianche con controlli stringenti. Ai famigliari dell'operaio che ha perso la vita va la nostra più sentita vicinanza e auspichiamo sia fatta luce e giustizia sulla tragedia".
Così, il capogruppo regionale del M5S Stefano Giordano, che poi ricorda: "Inaccettabile che il Governo del "fare" continui a fare melina: oltre al tavolo sulla sicurezza in ambito portuale e marittimo, va immediatamente approvato il Ddl del senatore M5S Luca Pirondini, con il quale si chiede di istituire una Procura nazionale del lavoro, ipotesi caldeggiata anche da illustri magistrati specializzati in materia di infortuni".

Il senatore del M5S Luca Pirondini scrive: "Esprimo cordoglio e vicinanza alla famiglia di Lorenzo Bertanelli, l'operaio trentaseienne che oggi ha perso la vita in porto a Genova. Un altro morto sul lavoro, l'ennesimo. Proprio ieri, l'Inail ha rilevato come lo scorso anno siano aumentate le vittime sui luoghi di lavoro rispetto al 2023. Un incremento che purtroppo ha riguardato anche la Liguria. Di fronte a questi numeri, è evidente come la strategia del Governo si stia rivelando del tutto fallimentare. Il M5S ha da tempo proposto delle misure, tanto per agire sul piano della prevenzione quanto per garantire giustizia ai familiari delle vittime. Maggioranza e Governo hanno fin qui scelto di girarsi dall'altra parte. Davanti all'odierna tragedia ribadiamo la necessità di unire le forze e discuterle, prima che il bilancio si aggravi ulteriormente".

 

"In Italia muoiono 3 lavoratori al giorno. La sicurezza sul lavoro deve essere un diritto. Non un'eccezione. Non un privilegio. I dati nella nostra regione sono allarmanti: 24 infortuni mortali sul lavoro in Liguria nel 2024, escluso solo il mese di dicembre, quattro in più rispetto allo stesso periodo dello scorso anno, secondo i dati della Cgil"- Così Selena Candia, capogruppo di AVS in Consiglio Regionale, commenta la tragedia avvenuta questa mattina a Genova - "Servono investimenti da parte della Regione in prevenzione e formazione, assicurando ispezioni più stringenti e frequenti e sottoscrivendo accordi che limitino i subappalti selvaggi; uno strumento che significa un risparmio per le imprese mettendo a rischio la salute e la vita dei lavoratori e delle lavoratrici", dichiara Selena Candia.

 

Il Partito Comunista Italiano scrive: "Genova piange l'ennesima morte sul lavoro. Questa mattina ha perso la vita un operaio metalmeccanico che stava lavorando presso le Riparazioni Navali. Sono ancora una volta le aree portuali il teatro di questa nuova sciagura: nello scorso dicembre un altro grave incidente costò la vita ad un operaio all'interno dei piazzali del terminal di Genova Pra'. Un episodio dimenticato troppo in fretta dalle istituzioni, dal mondo imprenditoriale, dall'opinione pubblica. Gli incidenti sui luoghi di lavoro sono ormai considerati delle tragiche fatalità, già messe in preventivo da chi desidera un mondo del lavoro sempre più rapido, efficiente e soprattutto redditizio. Così turni massacranti, subappalti a cascata, assenza di qualsiasi tutela per i lavoratori diventano la normalità, con tutto il carico di tragedie che ciò comporta. Oggi assistiamo con rabbia al solito tragico rituale che si ripete: il cordoglio di prammatica delle istituzioni, il grido di allarme dei sindacati, il silenzio "assordante" di Confindustria e delle altre organizzazioni padronali. E domani tutto tornerà come prima, fino alla prossima vittima.
Il fallimento delle sciagurate politiche ultra-liberiste dei governi che si sono succeduti negli anni è sotto gli occhi di tutti: delocalizzazioni, perdita di diritti dei lavoratori, aumento della precarietà, carenze di sicurezza. Un passo indietro di decenni. Un favore agli imprenditori senza scrupoli e ai loro profitti. Occorre una volta per tutte un radicale cambiamento del mondo del lavoro, che metta al primo piano la garanzia della salute e della sicurezza, attraverso la piena responsabilizzazione del datore di lavoro in tema di sicurezza, l'inasprimento delle sanzioni per le aziende non in regola con i requisiti sulla sicurezza, l'emanazione di leggi che aumentino i tempi per la prescrizione dei reati sul lavoro, l'introduzione del reato di omicidio sul lavoro, una profonda revisione del sistema degli appalti.
Il Partito comunista italiano auspica una pronta mobilitazione generale di tutto il mondo del lavoro e come sempre è pronto a fornire il proprio contributo al fianco delle lavoratrici e dei lavoratori in lotta: per fermare questa strage dobbiamo farci sentire!
La Federazione ligure del PCI si stringe al dolore di familiari, colleghi e amici del lavoratore deceduto questa mattina, e sostiene lo sciopero dei lavoratori metalmeccanici delle Riparazioni Navali e dell'Ente Bacini del Porto di Genova".


"Un altro morto sul lavoro in porto a Genova, questa volta presso Ente Bacini nel settore delle riparazioni navali, un'altra morte che ci indigna. La Uil Liguria dice basta tergiversare. Si deve avviare il tavolo nazionale sui morti sul lavoro e organizzare la discussione anche territorialmente - dichiara Emanuele Ronzoni, commissario straordinario Uil Liguria - Non possiamo accettare la versione che recita: il numero dei morti rispetto agli occupati è diminuito. Difficile dirlo alle famiglie dei 1.090 morti sul lavoro in Italia lo scorso anno e ai circa 130 morti in Liguria negli ultimi cinque anni. E diteci pure che non è un'emergenza nazionale, considerato il calo del tasso di incidenza. Attendiamo di conoscere nel dettaglio la dinamica dell'incidente ma occorre avviare con urgenza un confronto che non si può spegnere tra una convocazione e l'altra in Regione".

 

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