Il porto della Spezia è stato scelto quale porto pilota dello studio, insieme ai porti di Barcellona, Marsiglia e Valencia. Il progetto MEDAMOS II, sostenuto dalla Commissione Europea, ha come obiettivo generale quello di migliorare i collegamenti tra i porti europei e i porti del nord africa in coerenza con le politiche europee in materia di cooperazione e nell'ambito delle Autostrade del Mare.
Il team ha incontrato gli operatori del porto della Spezia (agenti marittimi, compagnie di navigazione, terminalisti, spedizionieri). Nel corso della riunione, aperta da un saluto del Commissario Straordinario Lorenzo Forcieri, è stato presentato il nostro scalo che vanta una specificità di collegamenti marittimi con l'Algeria (per i traffici containerizzati, rinfuse e prodotti energetici) e sono state analizzate le criticità che dovrebbero essere eliminate per potenziare i traffici marittimi, in particolare con i porti di Oran e Bejaia. Tali criticità nell'utilizzo dei porti algerini sono sostanzialmente: i tempi di attesa per lo sbarco/imbarco; la congestione dei moli; la limitata disponibilità di strutture per la movimentazione delle merci; le regole non omogenee nelle procedure amministrative e di pagamento dei servizi; elevati tempi di sosta per i container che originano pesanti ricadute finanziarie sull'armatore e quindi sul costo della merce.
Mr. Seriai ha quindi preso nota delle osservazioni degli operatori e dei rappresentanti delle compagnie del porto della Spezia, con l'impegno di continuare a lavorare in sinergia con il governo algerino per arrivare presto ad un sensibile miglioramento dei servizi offerti dai porti del paese nord africano.
Forcieri : "E' forte interesse del nostro porto sviluppare progetti di cooperazione con i porti algerini con i quali vantiamo già buoni collegamenti marittimi. Bisogna tuttavia superare alcuni ostacoli soprattutto di natura operativa, a cominciare dai noli e dalla semplificazioni nelle procedure doganali che risultano essere ancora più complicate tra un paese europeo e un paese extra UE. Occorre, a mio avviso, avviare una politica europea a livello di bacino del Mediterraneo che miri ad agevolare i traffici e i collegamenti in tutta l'area MED soprattutto tra i porti che si affacciano su questo mare. Credo che l'indirizzo che si sta dando l'UE di includere i paesi extra Ue all'interno del network Mos (motorway of the Sea) sia la strada giusta per raggiungere l'obiettivo di una maggiore integrazione nella portualità e nella logistica tra i nostri porti e i porti del Nord Africa. Dobbiamo fare sistema a livello MED così come hanno dimostrato di sapere far sistema nel nord Europa".