Nell corso dell’inaugurazione del Polo Nazionale della dimensione Subacquea, il Ministro della Difesa Guido Crosetto ha illustrato quello che è uno degli obiettivi del suo Dicastero e del Governo, ovvero creare alla Spezia un Arsenale 5.0 all’avanguardia e al passo con le nuove tendenze tecnologiche della costruzione Navale. Un vero e proprio piano di rilancio dal valore di un miliardo, una controtendenza dopo il ridimensionamento subito dalla Base Navale in seguito ad un’evoluzione degli scenari di riferimento.
“Collegato al Polo Nazionale della dimensione Subacquea c’è l’Arsenale della Spezia – ha spiegato il Ministro della Difesa Guido Crosetto - un luogo storico per la Marina italiana per cui il Ministero della Difesa e il Governo hanno l’ambizione di costruire l’Arsenale del futuro 5.0. Cavour alla fine dell’800 in questo luogo tracciò una parte della storia della nostra Marina – ha aggiunto - noi vogliamo costruire dal punto di vista industriale e tecnologico un modello che intendiamo esportare e che richiami visitatori da tutto il mondo perché senza eguali”.
“Le costruzioni navali hanno subito una grande trasformazione – ha evidenziato Crosetto - richiedono conoscenze e investimenti tecnologici importanti. E’ cambiato il modo di fare la manutenzione, di costruire, è stata integrata la parte Cyber, la tecnologia è molto più evoluta, lo scafo è rimasta la parte minimale. Il nuovo Arsenale dovrà diventare il luogo dove nasca un nuovo modo di manutenere, costruire e supportare le navi. Quindi – ha proseguito - sarà un grande investimento che vogliamo fare sull’Arsenale della Spezia, che ha una valenza che vuole essere innanzitutto nazionale, per poi diventare internazionale”.
In risposta ai Sindacati che hanno lamentato un drastico calo di organico, il Ministro Crosetto ha chiarito che “il nuovo Arsenale non dovrà essere uno strumento realizzato solo per risolvere i problemi legati al calo occupazionale o alla ristrutturazione degli edifici, ma una realtà che si autoalimenti, un volano economico, tecnologico e culturale”.