La Corte di Cassazione, con sentenza del 24 ottobre 2023, ha annullato per eccesso di giurisdizione il pronunciamento del Consiglio di Stato nr. 18 del 2021 che – di fatto – aveva sancito la scadenza delle concessioni demaniali al 31 dicembre 2023.
"E' una notizia importante per la categoria - dichiarano Tommaso Poletti, Referente Oasi Confartigianato e Armando D'amaro, Resp. Balneatori Confartigianato - perché conferma i dubbi che Confartigianato aveva sulla sentenza del giudice amministrativo di secondo grado, di cui avevamo già parlato quest'estate nel corso di un incontro con la stampa, che non teneva conto delle norme che nel frattempo erano state emanate da Parlamento e Governo".
La sentenza della Cassazione rinvia nuovamente al Consiglio di Stato per una nuova decisione e pertanto fino a tale atto vengono a decadere i presupposti della Legge annuale per il mercato e la concorrenza 2021 che aveva individuato nel 31 dicembre del 2023 il termine per la durata delle concessioni e solleva le Amministrazioni dall'intervenire in maniera inderogabile entro il termine sopra citato per determinare la scadenza delle concessioni, dando a loro il tempo di amministrarle fino all'entrata in vigore di una nuova normativa.
"Alla luce di queste novità - proseguono Poletti e D'Amaro - Confartigianato Imprese Demaniali auspica che il Governo, urgentemente e con i risultati della mappatura del tavolo Tecnico Consultivo, concordi con l'Europa una norma che metta fine in maniera definitiva a una situazione che da troppi anni si sta trascinando portando incertezze ad un settore che, invece, ha bisogno di investimenti a garanzia del prodotto turistico e a salvaguarda delle imprese a gestione famigliare che finora hanno gestito il demanio balneare. Ora si apre una stagione nuova in questa interminabile vicenda, confidando che finalmente si possa fare luce utilizzando il buonsenso in un settore nevralgico dell'economia del Paese".