L'inflazione, seppur in linea con la media italiana, registrando un +2,9% nel 2011, si attesta su tassi medio-alti: tra gennaio 2011 e gennaio 2012 i prezzi in Liguria sono cresciuti del 3,5%. A Savona e a Genova gli aumenti maggiori (+3,8% e +3,7%), alla Spezia quello inferiore (+2,7%).
Negativo anche il saldo commerciale ligure import-export, in deficit di 4,8 miliardi di euro: il segno meno deriva dal fatto che la nostra regione importa più di quanto riesca a esportare, nonostante registri il maggior aumento per l'export d'Italia, con +41,8% negli ultimi cinque anni. La Liguria nel 2011 ha esportato per quasi 6,7 miliardi di euro, principalmente nell'Unione europea, ma con quote significative anche in America e Asia (17% e 16%).
A registrare una crescita in Liguria sono invece il valore aggiunto pro capite e quello per unità di lavoro. Il primo, nel 2011, si è attestato sui 24.190 euro: è la provincia di Genova a registrare il dato più alto, 25.281 euro, mentre il fanalino di coda è Imperia con 21.588 euro pro capite. La Liguria, pur piazzandosi al di sopra della media nazionale, è abbondantemente al di sotto della Lombardia, la regione più ricca d'Italia, in cui il valore si attesta sui 30 mila euro pro capite.
Per ciò che riguarda il valore aggiunto per unità di lavoro in Liguria, nel 2011 ha raggiunto i 59.400 euro. La cifra, al di sopra della media italiana di circa mille euro, ha maturato una crescita del 3,4% tra 2007 e 2011. A registrare le crescite maggiori l'industria (+4,6%) e i servizi (+5,2), mentre perdono slancio soprattutto le costruzioni (-11,5) e l'agricoltura (-5,6%).