I noleggi di natante sono cresciuti esponenzialmente negli ultimi anni arrivando a superare il centinaio di aziende iscritte in Camera di Commercio tra Bocca di Magra e Levanto ora è necessario prendere coscienza del fenomeno, qualificarlo per affrontare le prossime sfide.
Un focus su regole, novità normative e sfide ambientali è stato organizzato nei giorni scorsi in Confartigianato.
"La crescita del noleggio di natanti – ha spiegato nell'introduzione Nicola Carozza, Responsabile sindacale Confartigianato – è stata inaspettata grazie al lavoro e all'energia di molti giovani. Ora però per guardare avanti serve che la categoria si strutturi e acquisisca coscienza delle potenzialità e delle responsabilità di chi porta per mare i turisti. Per questo motivo l'Associazione vuole proporre rappresentanza sindacale e servizi dedicati al settore".
L'Ing. Patrizio Scarpellini, Direttore Parco Nazionale Cinque Terre coadiuvato nelle slides da Claudio Valerani dell'AMP ha invece illustrato i dati del monitoraggio sull'Area Marina Protetta 2022. "Un incontro che ci offre l'opportunità di interloquire direttamente con le imprese – ha dichiarato Scarpellini – il Parco Nazionale delle Cinque Terre è aperto al settore nella misura in cui le imprese siano in grado di valutare attentamente i loro impatti nell'area marina protetta. Le autorizzazioni al noleggio sono cresciute da 75 nel 2020 a 85 nel 2022 ma dobbiamo governare il fenomeno e tutelare degli aspetti microambientali marini per evitare la perdita di biodiversità".
"Il legislatore ha favorito lo sviluppo del settore del diporto e in particolare l'uso commerciale delle unità da diporto – ha sostenuto l'Avv. Luca Calzolari - grazie al codice della nautica da diporto e ai vari "correttivi" si è infatti permesso agli operatori di utilizzare le unità da diporto per finalità economiche sempre più ampie, dalla locazione e noleggio sino alla possibilità di ristorazione itinerante. Il favore per il settore del diporto si riflette anche nell'adozione di alcuni regimi semplificati, come il c.d. noleggio occasionale e il recente decreto ministeriale del 2022 dedicato alla locazione e al noleggio di natanti, che facilitano tali attività. Vi sono, ovviamente, anche limiti e obblighi da rispettare, ad esempio i principi di annotazione e tassatività degli usi economici delle unità da diporto che possono infatti essere utilizzate solo per gli usi permessi dalla legge e dichiarati alle Autorità. In questa prospettiva, qualche problema può nascere quando un'unità da diporto è iscritta per una determinata attività ma, nella pratica, le modalità con cui questa viene svolta finiscono per avvicinarla ad altre tipologie contrattuali. Una delle ipotesi più tipiche è quella del rapporto fra noleggio e trasporto: anche considerato che il codice della nautica da diporto non ammette il cosiddetto noleggio a viaggio, qualche dubbio può nascere ad esempio quando il noleggio si sviluppa tramite un itinerario con orari e luoghi prestabiliti dal noleggiante, oppure ancora quando il noleggiatore viene imbarcato e sbarcato in loghi diversi".
La chiusura del seminario è stata affidata all'Ing. Francesca Fonti, Ispettore Safety Certification Services che si è concentrata sugli attestati di idoneità e le autorizzazioni necessarie al noleggio suggerendo inoltre che "La categoria si impegni nei prossimi anni nella transizione energetica per giungere alla propulsione ibrida o elettrica, riducendo o annullando scarichi e impatti inquinanti e acustici. Nel frattempo si potrebbe valutare un progetto pilota insieme al Parco e all'Università attraverso l'additivazione dei motori marini".