Protagonista tutto l’anno sulle tavole degli italiani – liguri in primis – secondo un’indagine Coldiretti/Ixe questo 24 dicembre il pesce torna a regalare un gustoso profumo di mare alle tavole de Bel Paese. Più di 7 italiani su 10 (il 71% degli intervistati) scelgono infatti i protagonisti dei nostri mari per il menù della vigilia di Natale, a conferma di una tradizione molto radicata in Italia. Non a caso, dall’indagine Coldiretti si evidenzia come, dopo la flessione fatta registrare nei primi nove mesi dell’anno (-7% per il pesce fresco, fonte: Ismea), durante queste festività si sia verificata un’importante ripresa degli acquisti.
“Sulle tavole per le feste è forte la presenza del pesce dei nostri mari – commenta Daniela Borriello, Responsabile di Coldiretti Impresa Pesca Liguria – e la stessa scelta di prodotto locale a "filiera corta" garantisce freschezza e qualità. Non solo: scegliere pesce ligure e italiano aiuta anche a sostenere un settore come quello della pesca e dell’acquacoltura, che sta attraversando un momento di difficile crisi a causa dell’esplosione dei costi energetici”.
In questo scenario, in una situazione in cui la grande maggioranza dei pesci in vendita provengono dall’estero, per non cadere nelle trappole del mercato, “il nostro consiglio – continuano Gianluca Boeri e Bruno Rivarossa, Presidente di Coldiretti Liguria e Delegato Confederale – è anzitutto quello di controllare sempre l’etichetta sul bancone. Qui devono infatti essere specificati il metodo di produzione (sia esso “pescato”, “pescato in acque dolci”, “allevato” o quant’altro), il tipo di attrezzo oggetto della cattura e la zona di cattura o di produzione (anche attraverso un disegno o una mappa). Per quanto riguarda il pesce congelato, invece, ricordiamo che vige l’obbligo di indicare la data di congelamento e, nel caso di prodotti ittici congelati prima della vendita e successivamente venduti decongelati, la denominazione dell’alimento è accompagnata dalla dicitura “decongelato”, per l’appunto”.
“Per garantire la qualità del pesce fresco – conclude Borriello – quest’ultimo deve avere una carne dalla consistenza soda ed elastica, le branchie di colore rosso o rosato e umide e gli occhi non secchi o opachi, mentre l’odore non deve essere forte e sgradevole. Infine, meglio non scegliere i pesci già mutilati della testa e delle pinne. Per quanto riguarda molluschi e mitili, invece, è essenziale che il guscio sia chiuso, mentre è bene che i gamberi non abbiano la testa annerita. In ogni caso, acquistare il pesce, quando possibile, direttamente dal produttore garantisce la freschezza del pescato”.