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La crescita degli investimenti sostenibili in Italia

Gli investimenti sostenibili rappresentano sempre di più una delle soluzioni preferite da parte dei risparmiatori di tutto il mondo. 

Gli investimenti sostenibili rappresentano sempre di più una delle soluzioni preferite da parte dei risparmiatori di tutto il mondo. Questa è la situazione illustrata dall’indagine annuale Schroders Global Investor Study 2022, nella quale è stato evidenziato che il 60% trai i 23mila investitori globali di 33 paesi ritiene questa strada l’unica percorribile per ottenere rendimenti nel lungo periodo. Dati confermati anche in Italia, con una percentuale che però si assesta al 51%.

D’altra parte, nel nostro Paese è diminuita la quota di coloro che sono favorevoli a questa tipologia di investimenti sulla base delle performance, non ritenendola più una discriminante nella scelta, passando dal 48% del 2021 a un 35% dell’anno in corso. A frenare in parte gli investimenti sostenibili in Italia, la preoccupazione sul greenwashing e la trasparenza, specie tra le nuove generazioni. Per il 51% degli italiani, infatti, molte azienda si impegnano nella Green Economy unicamente per interessi di marketing e reputazionali e non per motivi etici e di reale salvaguardia ambientale.

Green Economy e aziende: i dati in Italia

Nei primi giorni di novembre si è svolto il 13esimo rapporto GreenItaly, curato dalla Fondazione Symbola e Unioncamere, che ha fotografato la situazione attuale delle aziende italiane rispetto agli investimenti sostenibili, con dati incoraggianti per il nostro Paese.

Secondo il documento, infatti, partendo dal 2021, il numero di organizzazioni che hanno investito nella green economy è cresciuto del 2,9%, per un totale di 24,3% sul totale delle aziende presenti sul territorio, rispetto al 21,4% del 2020. Considerando un periodo più ampio, vale a dire il quinquennio 2014-18 rispetto al 2017-2021, il numero delle aziende che hanno deciso di puntare sull’economia verde è cresciuto del 51%, per un totale di 531mila imprese impegnate in questo cambiamento. Tra i settori maggiormente coinvolti troviamo le costruzioni (+78%), seguite dai servizi (+52%), manifattura (+38%) e public utilities (14%).

A livello di diffusione sul territorio, la Lombardia è la regione che può vantare il maggior numero di imprese che hanno investito nella green economy, oltre 90 mila, seguita da Veneto, quasi 52 mila, e Lazio, poco meno di 50 mila.

Altro aspetto molto interessate del report riguarda le esportazioni: il 35% delle aziende “sostenibili”, infatti, prevede un aumento delle esportazioni verso l’estero a fronte del 26% delle imprese che non si sono aperte al cambiamento green. Dati che vanno di pari passo con il fatturato, la cui crescita per le prime ha fatto registrare un +49% rispetto al +39% delle seconde.

Gli investimenti sostenibili di Ener2Crowd

Investire nella green economy, però, non riguarda unicamente le aziende e il comparto industriale. Anche i singoli risparmiatori possono collocare i propri capitali in progetti sostenibili, con un duplice beneficio per il proprio portafoglio e l’ambiente.

Lo sa bene Ener2Crowd, la prima piattaforma digitale italiana di investimenti sostenibili, che prima degli altri ha compreso l’importanza di puntare sulla finanza green, ritenuta come l’unica strada percorribile per poter garantire ritorni sull’investimento adeguati e parallelamente essere protagonisti di un cambiamento epocale basato sulla salvaguardia del pianeta e sull’abbandono dei vecchi paradigmi energetici basati sulle fonti fossili.

Gli investimenti sostenibili di Ener2Crowd, infatti, oltre a proporre progetti 100% green il cui rendimento annuo lordo può raggiungere anche l’8% (con l’attivazione di bonus), contemplando anche la possibilità di piani di accumulo del capitale, consentono al risparmiatore di diventare un GreenVestor, entrando a far parte di un comunità in costante crescita, all’interno della quale interfacciarsi con profili professionali che condividono la stessa vision e attenzione rispetto alle tematiche ambientali, partecipando anche a workshop dedicati per accrescere la propria conoscenza al riguardo. Ma non solo.

La cura nell’analisi dei proponenti e la creazione di un indicatore proprietario, definito Enerscore, fornisce all’investitore un livello di trasparenza totale rispetto al progetto, al riparo anche dai tanti succitati tentativi di greenwashing.

Un modo di operare che ha reso Ener2Crowd in pochi anni un leader di settore, con il finanziamento di oltre 60 progetti sostenibili, oltre 11 milioni di euro di investimenti raccolti, per un totale di 12 mila tonnellate di CO2 evitate, divenendo un punto di riferimento anche per partnership internazionali con istituzioni e organizzazioni di rilevanza globale.

 

 

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