Il direttore di Confartigianato Giuseppe Menchelli lancia l'allarme: "Rischiamo il lockdown energetico". Da settembre 2021 ad oggi le micro e piccole imprese hanno pagato per l'energia elettrica 21,1 miliardi in più rispetto all'anno precedente. Una batosta senza precedenti che rischia di ingigantirsi ulteriormente: se nei prossimi quattro mesi i prezzi non diminuiranno, i maggiori costi per i piccoli imprenditori saliranno nel 2022 a 42,2 miliardi in più rispetto al 2021. Confartigianato da Sarzana lancia una campagna social dal titolo "Non togliete energia allo sviluppo del paese" coinvolgendo gli imprenditori.
I primi imprenditori coinvolti sono: Fiammetta Gemmi, Massimiliano Dentelli, Matteo Micheloni, Roberto Culicchi e Martina Fiorini. L'Associazione grazie ad uno Sportello energia (che risponde al tel. 0187286634-36) sta calcolando l'impatto sulla piccola e media impresa della crisi energetica e dell'impennata dei prezzi del gas e aiutando gli imprenditori con rateizzi e nuovi contratti. I settori più colpiti in Val di Magra sono la produzione alimentare, lavorazione lapidea, carpenteria ma tutti i settori sono in proporzione colpiti ecc. "Non essendoci ancora un governo – spiega Giuseppe Menchelli, direttore di Confartigianato – abbiamo pensato ad una protesta attraverso i canali social, per sensibilizzare la politica sul tema.
Se le bollette dei prossimi mesi vedranno davvero gli aumenti del 70% annunciati molte aziende chiuderanno o dovranno fare scelte produttive diverse per limitare l'impatto con conseguenze anche su prezzi, servizi e occupazione. Inoltre ciò che colpisce ed irrita è la speculazione e la velocità di crescita dei prezzi al consumo dell'energia elettrica che è decisamente più elevata rispetto a quanto avviene nell'Unione europea: a luglio 2022, infatti, nel nostro Paese il prezzo dell'elettricità è cresciuto dell'85,3% rispetto dodici mesi prima, a fronte del +35,4% della media dell'Eurozona e, in particolare, del +18,1% della Germania e del +8,2% della Francia. La situazione è insostenibile. Servono interventi immediati e altrettanto rapide riforme strutturali per riportare i prezzi dell'energia sotto controllo e scongiurare un'ecatombe di imprese e una crisi senza precedenti".