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Il caffè è una delle bevande più consumate al mondo. Disponibile in numerose varianti e declinazioni, in cui varia la quantità di caffeina in un espresso, è un vero e proprio must per iniziare bene la giornata o per concedersi un break mattutino o pomeridiano che possa rinvigorire e rinfrancare. Ma quali sono le origini del caffè? E in che modo il caffè si diffuse negli Stati Uniti e in Europa, divenendo ovunque un’immancabile presenza nei bar?

Le origini del caffè

La pianta che produce i chicchi di caffè è originaria dell'Etiopia e fu scoperta per la prima volta da un monaco etiope, Kaldi, nel IX secolo. Da quel momento in poi la diffusione del caffè fu una strada in rapida discesa: i commercianti arabi vennero a conoscenza del potenziale stimolante della pianta e decisero di portarla in patria. Da lì il caffè si diffuse in buona parte del mondo, con il veneziano Marco Polo che nel 1587 scrisse dei suoi viaggi in Asia e, per la prima volta, di aver assaggiato il caffè in Cina.

Nel 1670, John Palmer, un inglese che lavorava nello Yemen, introdusse il caffè a Londra, dove divenne popolare tra i più facoltosi. Le caffetterie cominciarono ad aprire in tutta Londra e presto divenne noto come "la bevanda degli intellettuali". Da lì in poi il caffè guadagnò rapidamente popolarità in tutta Europa e in Nord Africa: già nell’Ottocento veniva consumato in tutto il mondo.

La storia del caffè negli USA

Il caffè è arrivato negli Stati Uniti all'inizio del XVII secolo. Gli immigrati olandesi portarono con sé i chicchi e iniziarono a tostarli e a venderli come bevanda. Nel 1683, l'inglese John Davis portò i chicchi di caffè sull'isola di Roanoke, dove fu aperta la prima caffetteria americana.

All'inizio del 1800, le caffetterie americane cominciarono a guadagnare popolarità. Con l'aumento della popolarità del caffè, aumentò anche quella delle caffetterie. Nel 1820, c'erano più di 2.000 caffetterie negli Stati Uniti.

Tra la fine del 1800 e l'inizio del 1900, il caffè divenne popolare tra la classe operaia. Con l'apertura delle fabbriche e l'inizio del pendolarismo al lavoro, gli operai volevano una bevanda che li mantenesse energici durante la giornata e… il caffè divenne la bevanda preferita a questo scopo.

La storia del caffè in Europa

Il caffè è arrivato in Europa per la prima volta nel XVI secolo: fu portato in Spagna dai Mori e si diffuse in tutto il Continente in modo rapido. Già nel XVIII secolo il caffè divenne popolare tra le persone ricche che lo usavano come bevanda per le occasioni di socialità.

All'inizio del 1800 anche in Europa le caffetterie iniziarono a diffondersi a macchia d’olio. Con l'aumento dell’apprezzamento del caffè, di fatti, aumentò anche quella dei locali in cui si serviva questa prelibata bevanda: già nel 1820, nel Regno Unito c'erano più di 2.000 coffeehouse.

Oggi il caffè continua a essere una delle bevande preferite in Italia, oltre ad essere utilizzato in una lunga serie di ricette.

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