La decisione assunta dall'Amministrazione Comunale della Spezia in merito allo spostamento della Fiera di San Giuseppe — edizione 2022 ci impone di ritornare, ancora una volta, a sottolineare le difficoltà particolari che la categoria degli operatori su aree pubbliche, specializzati nelle manifestazioni fieristiche, ha dovuto affrontare negli ultimi due anni e si trova tuttora a fronteggiare.
Ai lunghi periodi di totale forzata inattività che hanno generato ingenti perdite economiche, scarsamente compensate dai sussidi pubblici, hanno fatto seguito mesi di incertezze e di lavoro in condizioni mai ottimali. Questa fase di transizione sembra non avere mai fine e costituisce un grave ostacolo sulla strada del ritorno alla normalità che significa, per le nostre imprese, poter programmare tempi di lavoro e, non ultimo, tempi di vita per intere famiglie.
Lo spostamento della Fiera di San Giuseppe — edizione 2022 viene a complicare ulteriormente il percorso della nostra categoria andando ad accavallarsi ad altre manifestazioni fieristiche già programmate e costringendo un certo numero di operatori a compiere scelte che comporteranno comunque la rinuncia alla partecipazione ad eventi, ai quali avrebbero diritto di partecipare, e provocheranno perdite significative in termini economici.
Queste constatazioni ci spingono, confidando nella sensibilità dell'Amministrazione Comunale della Spezia nei riguardi delle imprese e del lavoro autonomo in generale, a presentare alcune specifiche richieste che sono:
a) provvedere, da parte dell'Amministrazione Comunale della Spezia, a non registrare l'assenza in Fiera degli operatori che saranno impossibilitati a parteciparvi essendo impegnati per quei giorni in altre sedi, come da calendario annuale previsto. In caso contrario, lo spostamento della manifestazione provocherebbe un danno ancor più importante a quegli operatori giungendo addirittura a compromettere il diritto di qualcuno a ritornarvi in futuro;
b) porre a carico degli operatori che parteciperanno soltanto le spese straordinarie quali corrente elettrica ecc. esentando gli stessi dal pagamento del suolo pubblico come previsto nel caso la manifestazione fosse stata organizzata nelle date stabilite cioè nella giornata del Santo Patrono ed in quelle precedenti o immediatamente successive (tenendo conto dei ristori previsti dallo Stato a beneficio dei Comuni per i mancati introiti derivanti dalla mancata riscossione dei canoni di locazione dei suoli pubblici fino al 31 marzo del corrente anno).
La nostra Organizzazione rimane a disposizione dell'Amministrazione se riterrete opportuno approfondire le questioni da noi sollevate.
P. A.N.V.A. Confesercenti La Spezia, il Presidente Stefano Donati