Confartigianato Costruzioni critica la nuova stretta del Governo contro bonus casa e superbonus 110% che rende i crediti cedibili solo una volta. "Le aziende saranno costrette a rivedere contratti con il conseguente aumento dei contenzioni - commenta il Presidente degli Edili Confartigianato, Paolo Attilio Garbini - le continue modifiche delle norme, la retroattività e l'aumento della burocrazia creano confusione e incertezza sul mercato della riqualificazione degli immobili".
Confartigianato Costruzioni è critica sull'intervento contro le frodi nell'utilizzo dei bonus edilizia. Queste modifiche avranno l'effetto di bloccare le operazioni, anche quelle che non presentano profili patologici. "Limitare ad una sola cessione il trasferimento dei crediti – prosegue Garbini - potrebbe determinare un rallentamento delle operazioni di acquisto da parte degli operatori finanziari che sono prossimi al raggiungimento della loro capacità di "assorbimento" in compensazione dei crediti stessi".
Ormai le aziende edili – prosegue la nota di Confartigianato - passano più tempo a capire le nuove regole, a districarsi nella burocrazia e a spiegare le normativa ai clienti e ai condomini, rispetto a quello passato ad aprire cantieri, riqualificare immobili, far lavorare le imprese e a creare lavoro. Confartigianato Costruzioni è preoccupata per l'ennesimo cambio di rotta del Governo contro bonus casa e superbonus. Soprattutto non è accettabile colpevolizzare le aziende che lavorano seriamente accomunandole a chi opera fuorilegge.
La nuova norma infatti prevede che il credito di imposta corrispondente a superbonus, bonus ristrutturazioni, ecobonus, sismabonus e bonus facciate sia ceduto una sola volta. Il beneficiario della detrazione potrà cedere il credito ad altri soggetti, banche e intermediari finanziari, ma questi non potranno cederlo a loro volta; i fornitori che praticano lo sconto in fattura potranno recuperare lo sconto sotto forma di credito di imposta e cederlo una sola volta ad altri soggetti, banche o intermediari finanziari, ma questi ultimi non potranno cederlo a loro volta.
C'è il rischio che tutti i contratti stipulati siano considerati nulli. "Per le piccole imprese – conclude Garbini - sarà molto difficile cedere i crediti e, di conseguenza, i più penalizzati saranno i clienti che avranno notevole difficoltà nell'avviare i lavori. La disposizione andrà a colpire in modo pesante anche il mondo dell'impiantistica che lavora, per la quasi totalità dei casi, con le detrazioni del 50 e 65%.
Confartigianato scriverà ai parlamentari locali per dar voce alle imprese artigiane edili e dell'impiantistica alle prese con cantieri realizzati con il superbonus e con gli altri bonus edili che oggi si vedono cambiate le regole nell'arco di poche ore".