L’annuale Consiglio di amministrazione del CISITA della Spezia ha definito il passaggio di testimone alla presidenza per Giorgia Bucchioni. Succede così a Paolo Povesi, CEO di SIRE s.r.l., entrato nel giugno del 2012 e rimasto per tre mandati.
“Nel dare il benvenuto a Giorgia Bucchioni, tengo contestualmente anche a ringraziare sentitamente Paolo Povesi per l’ottimo lavoro svolto nel periodo di presidenza, un decennio nel quale l’Ente è ulteriormente cresciuto – afferma Riccardo Papa, direttore di Cisita – “in quella linea di continuità che ci ha permette di consolidare e aumentare la rete di interazione con le aziende partner del nostro territorio”.
Giorgia Bucchioni, amministratore delegato della Lardon & C. Srl e già presidentessa neo-eletta del Comitato Piccola Industria all’interno di Confindustria, ha voluto allo stesso modo ringraziare il presidente uscente “per il lavoro e per i risultati ottenuti in questi anni: mi trovo ad avere un grande onore e anche un grande onere, perché dovrò impegnarmi nel mantenere il livello di eccellenza assoluta che CISITA possiede".
"Per questo motivo, mi sento di ringraziare anche Riccardo Papa, anima pulsante dell’Ente, che sin dalla sua fondazione, 1979, ha saputo tenere vivo e fatto crescere questo gioiello del mondo della formazione professionale. Con lui tutta la struttura di CISITA, che contribuisce a portare avanti tutte le attività, comprese quelle relative all’ITS, e ovviamente la Regione Liguria, nostro partner naturale".
Considerazioni che Paolo Povesi, nell’accomiatarsi dall’incarico, ha voluto rimarcare con forza: “Nel mio periodo di presidenza ho trovato nel personale di CISITA uno staff di altissimo livello, che ha anche saputo far fronte all’emergenza inaspettata della pandemia, mantenendo le proprie attività e continuando, con abnegazione e grande professionalità, nel percorso che ha portato ai grandi risultati che oggi sono sotto gli occhi di tutti. Un bilancio quantificabile in 141.000 h di formazione, più di 22.000 allievi frequentanti, con una sempre più alta percentuale di giovani che hanno trovato occupazione: al di là delle strategie politiche il grosso merito va dato proprio a chi ha operato e collaborato attivamente in prima linea.”