Il porto della Spezia mostra importanti segnali di recupero, movimentando un totale di 328.268 TEU, con una crescita del 6,1% rispetto allo stesso periodo dell'anno scorso. Da sottolineare che nel solo mese di marzo 2021 le movimentazioni hanno raggiunto 121 mila TEU complessivi, con un incremento del 31,6% sul marzo 2020, mese fortemente segnato dalla pandemia.
Sotto il profilo delle tipologie di movimentazione continua la crescita del traffico diretto “gateway” che è stato pari a 313.839 TEU (+13,6%) mentre diminuisce il trasbordo con 14.429 TEU (-56%). Importanti segnali anche dal trasporto intermodale che conferma la sua rilevanza con oltre 90mila TEU movimentati nel trimestre a ferrovia (+15,1%) e 2.068 treni inoltrati (+8,3%).
I dati complessivi dei volumi movimentati, per il porto di La Spezia sono pari a 3.170.097 tonnellate movimentate che sono tuttavia inferiori dell’8,5% a causa di un sostanziale azzeramento delle rinfuse solide e liquide inerente i rifornimenti dell’impianto di Panigaglia e della centrale Enel. Positivo invece il dato delle merci varie non containerizzate che segna invece un incremento del 54 %.
Segnali decisamente positivi anche per Marina di Carrara dove, in particolare tornano a crescere non solo i volumi ma anche la varietà delle tipologie di merce movimentate. Significativo, da questo punto di vista, il riaffacciarsi dei prodotti metallurgici nello scalo apuano che registrano un incremento del 2,9%. Il primo trimestre è in crescita del 3,6% con 726mila tonnellate complessive movimentate. In crescita rilevante con il 9,4% il traffico contenitori con 21.857 TEU a banchina e quello ro-ro con 6.368 unità movimentate (+9,8%).
Il presidente Mario Sommariva nel valutare questi segnali, ha sottolineato che: “La Spezia, con i risultati fortemente positivi nel traffico gateway e nella movimentazione ferroviaria, si dimostra un porto in piena salute dimostrando, una volta di più, di assolvere un ruolo centrale per vaste aree produttive del paese.
Marina di Carrara, che deve considerarsi snodo di una rete di collegamenti infra-mediterranei, oltre che polo del break bulk e del project cargo, dimostra una forte propensione alla ripresa e attende quindi con fiducia che il nuovo Piano Regolatore le consegni la prospettiva di sviluppo che il territorio attende “