Quando si parla di investimenti finanziari, molte persone storcono il naso. Eppure, la finanza, volente o nolente, è un elemento essenziale della vita di ogni singolo cittadino, in grado di migliorare o peggiorare il tenore dell’esistenza dello stesso. Nel nostro paese, purtroppo, si registra un significativo gap rispetto ad altri paesi per quanto concerne la cultura finanziaria, dovuta, in parte, all’impossibilità di poter conoscere le nozioni basiche di questo mondo sin dalla più tenera età, a differenza di quanto avviene, invece, in altre nazioni.
Affidarsi “tout-court” ai professionisti del settore, talvolta, può risultare un po’ azzardato. La maggior parte di essi sono, sicuramente, soggetti dall’elevato profilo morale ed etico, che curano non solo gli interessi del proprio datore di lavoro ma anche quelli del cliente. Capita, però, di incappare in figure poco professionali o, peggio ancora, truffaldine. E per riconoscerle, è indispensabile disporre di una sufficiente cultura finanziaria e di una discreta consapevolezza dei meccanismi dei mercati.
Cultura finanziaria, uno storico tallone d’Achille degli italiani
Negli ultimi anni, tuttavia, qualcosa sembra cambiato anche nella nostra penisola. Ed il principale merito è da ascrivere alla grande rete telematica, che ha aumentato significativamente le conoscenze dei risparmiatori italiani. Grazie ad alcuni portali finanziari, come ad esempio https://topbroker.it/ , una fetta consistente di nostri connazionali ha potuto ampliare la propria cultura in ambito finanziario ed effettuato operazioni nei mercati in modo certamente più consapevole rispetto al passato.
ll trading online, ovvero effettuare operazioni di compravendita nei mercati finanziari grazie al web, sta prendendo sempre più piede nel nostro paese. Ed un dato, meglio di qualunque altro, lo testimonia compiutamente. Negli ultimi dodici mesi, la CONSOB, l’organo di vigilanza dei mercati finanziari, ha autorizzato oltre 120 nuovi broker finanziari online ad operare nel mercato italiano, con un significativo incremento dell’80% rispetto a quelli che, già prima del 2019, operavano nello Stivale.
In un simile contesto, molti utenti, specie quelli che approcciano al mondo del trading online per la prima volta, si pongono un quesito certamente non banale: “di quale portale posso fidarmi?”. Una domanda che incorpora certamente un fondo di verità, soprattutto per quanto avvenuto nel passato, dove alcuni finti operatori finanziari hanno perpetrato qualche truffa ai danni di ignari cittadini.
Oggi, fortunatamente, i cittadini hanno diverse frecce al proprio arco per individuare se un operatore finanziario, o pseudo tale, sia effettivamente autorizzato a svolgere l’attività di broker. Ad esempio, nella home page dei portali deve essere riportato il numero di licenza ottenuto da uno dei seguenti operatori: CONSOB. FCA o CySEC; inoltre, è possibile attuare una controverifica accedendo al sito istituzionale di questi organi e accertarsi che siano stati effettivamente autorizzati ad operare.
Come riconoscere un portale finanziario affidabile da uno truffaldino
Un altro consiglio, poi, risulta quanto mai importante. In una fase storica come quella che stiamo vivendo, contrassegnata dai tassi negativi imposti dalla Banca Centrale Europea per risollevare la zoppicante economia dell’area €uro, gli investimenti a capitale garantito a medio-breve termine, come ad esempio i titoli di stato tedeschi o italiani, non offrono alcun rendimento. È indispensabile, di conseguenza, accettare un po’ di rischio, seppur non elevato, per sperare di vedere rivalutati i propri investimenti.
Bisogna porre particolare attenzione a quei soggetti che millantano mirabolanti guadagni senza alcun rischio, come talvolta paventano in alcune inserzioni pubblicitarie presenti nella rete telematica: è assai probabile, infatti, che si tratti di operatori finanziari poco seri o, in taluni casi, addirittura truffaldini. Meglio scegliere quegli operatori che fanno della trasparenza un mantra imprescindibile ed esplicano, chiaramente, pregi ed insidie di ogni singolo strumento finanziario.
Negli ultimi anni, alcuni asset finanziari come criptovalute e cfd hanno riscontrato un grande successo tra i trader di tutto il mondo. Essi rappresentano, sicuramente, un’ottima opportunità per migliorare la performance complessiva del proprio portafoglio finanziario, ma non hanno certamente un rischio basso e devono essere concepiti come elementi di diversificazione. E non, come qualche soggetto poco professionale vuol far credere, la panacea di tutti i mali con rischi bassi o totalmente inesistenti.