L'artista è legato sentimentalmente ad Arcola dove si sposò in Municipio nel 1975 . Ama esporre nella ampia sala polivalente dove può mostrare una grande numero di opere legate alle varie tematiche della sua arte POP. L'arte POP come noto prende spunto da personaggi , da oggetti , da fatti della vita e li trasforma per proporre immagini originali create da punti di vista inusuali.
Al centro del quadro non c'è più l'abilità manuale ma un'idea , una storia. Un altro aspetto peculiare della sua arte è l'obiettivo di rendere la sua arte popolare cioè di farla entrare nelle case di tutti . Insomma di renderla democratica . Il suo approccio all'arte cambiò dopo aver letto il libro del filosofo tedesco Walter Benjamin "L'opera d'arte nel periodo della sua riproducibiltà tecnica".
Il filosofo evidenziava come la riproducibilità facesse perdere l'aurea di unicità all'opera ma consentisse alle masse di avvicinarsi all'arte e di possederla . Il passaggio dalla fruizione al possesso si realizza mantenedo i prezzi a livello popolare in virtù proprio della loro riproducibilità .
L'artista si mantiene in contatto con le principali gallerie d'arte contemporanea americane della costa orientale per studiare gli orientamenti e le novità proposte dall'arte digitale . Da quest'anno Filippo Pagano collabora con il CAMEC di Spezia allo scopo di sviluppare la cultura dell'arte multimediale nella nostra provincia.
Questa collaborazione è iniziata con la prima di una serie di conferenze che vedono partecipare anche l'Accademia delle Belle Arti di Carrara nella persona del prof. Domenico Quaranta.
La mostra di quest'anno propone una serie di ritratti realizzati con diverse tecniche : dalle tecniche dei graffittisti realizzate in digitale , ai ritratti "vintage" che ripropongono ritratti con la grafica realizzabile con i primi computer e le stampanti anni '80 . Si parla di pixeloni , di monitor a fosfori verdi e di ASCII Art.
Sarà presente anche l'opera esposta al contest internazionale di Roma sul tema "Paura ed Arte" selezionata da Dario Argento presidente della giuria . Saranno presenti anche dipinti a china in bianco e nero della prima fase artistica , ormai abbandonata dall'artista , che proponeva la contaminazione delle opere dell'arte classica con i brand dei prodotti moderni . Per questo la mostra si chiama "Dal Pennello al Bit" .
I visitatori potranno vincere un quadro dell'artista partecipando ad un sorteggio fra tutti i visitatori che avranno firmato il libro firme . Ci saranno anche altre sorprese che renderanno la mostra interattiva .