Un invito a cena, in una villa di un simbolico settecento, di cui si intravedono solo parrucche e crinoline, ma in cui si riversano passioni, malumori, gelosie, gli stessi sentimenti che, immutati, muovono i rapporti umani da secoli e nei secoli.
Una villa che sappiamo, per ovvietà, essere quella di Don Giovanni, ma in cui il padrone di casa non si mostra, sembra volersi far attendere, complici le sue disincantate quando lucide serve, centellinando appetiti e desideri come le portate di un menù..
Frammenti di un discorso amoroso è anche il titolo di un saggio di Roland Barthes, che indaga il dialogo amoroso nella sua estrema forma di solitudine: qualcuno che parla dentro di sé, amorosamente, di fronte all'altro, l'oggetto amato, il quale invece non parla.
"Il nostro spettacolo - affermano gli ideatori - si muove dunque lungo questo crinale, dove Don Giovanni non è più semplicemente il dissoluto punito, l'uomo che, come dice Moliére li sposa tutti, uomini, donne, cani e gatti.., ma incarna semmai il fallimento di ogni nostro affetto morboso, di ogni forma di dipendenza psicologica a cui l'amore, in tutte le sue variegate ed imprevedibili forme, spesso ci obbliga.
Su ogni cosa galleggiano le arie del capolavoro di Mozart, riviste e riadattate per questo organico vocale e strumentale, 27 voci a tre parti, 4 tastiere e 2 Timpani, volutamente contaminati e per questo ancora più liberi".
"FRAMMENTI DI UN DISCORSO AMOROSO"
liberamente ispirato al Don Giovanni di Moliére/Da Ponte
Regia e testo di Alice Sinigaglia
Alle tastiere: Antonio Antonietti e Gloria Clemente
Timpani: Davide Sinigaglia
Musiche di W.A.Mozart
Arrangiamenti e direzione musicale Gloria Clemente
Info
Per prenotazioni 347/4961444, 0187/713264, 0187/751392
Ingresso 10€ , ridotto 5€