"Fedele alla linea" è un film che ritrae, attraverso una sintesi di diversi documenti sia video che fotografici sia musicali, fatta con grande maestria, i caratteri essenziali e l'evoluzione elicoidale del pensiero di un uomo del nostro tempo nel corso della sua vita, un poeta con tutte le sue contraddizioni e la sua profonda umanità: Giovanni Lindo Ferretti.
Ferretti è il cantante che assieme al chitarrista Massimo Zamponi fondò, nel 1982, a Berlino, il gruppo musicale punk rock italiano "CCCP Fedeli alla linea", scioltosi nel 1990, da cui il regista ha ricavato il titolo di questo gioiello cinematografico. "Fedele alla linea" è un film basato su immagini stupende e monologhi di Ferretti dove le une e gli altri si adattano perfettamente alle sue idee e che si srotolano in un contesto scenografico montano rurale, epico, povero di mezzi ma continuamente arricchito da quel rapporto quotidiano uomo-natura essenziale per acquisire un senso alla vita, dove appunto il concetto di "povertà" comunemente intesa è "sinonimo di libertà". Libertà che viene richiamata e rappresentata più volte nel film dalla figura epica del cavallo che contrasta con quella vita che si svolge in una città dove la povertà è "sinonimo di schiavitù". Un film agile, ben costruito, che, come dice lo stesso regista, non è biografico né musicale e che affronta i temi fondamentali che riguardano ogni essere umano, tra cui quello della contestazione giovanile, quello della morte, quello della malattia che si ripete differenziandosi nei modi quasi in modo ciclico, quello del senso della vita, quello del rapporto madre-figlio,quello della religiosità che è insita nel comportamento di una persona. Tutti temi questi che appartengono a ogni essere umano e che, per questo, danno al film il carattere di universalità. Il film, distribuito da Cineteca di Bologna che continua la collaborazione con il Cinema Il Nuovo presentando delle perle cinematografiche difficilmente reperibili.