Era il 29 agosto del 1981 quando Fabrizio De André si esibiva nella nostra città: un’emozione che in molti oggi ricordano ancora.
Venerdì prossimo 11 gennaio ricorrono venti anni esatti dalla sua morte.
E Sarzana non può non ricordare il forte legame stretto con Faber, con la sua musica, la sua poesia, la sua arte. Alcune fotografie, scattate da Reinhold Kohl ritraggono il cantautore genovese a Sarzana e un cortometraggio della Fondazione De André, vede il cantautore genovese passeggiare lungo le vie della nostra città e soffermarsi in prossimità dei monumenti. “Il rapporto ombelicale di Fabrizio De André- spiega il sindaco Cristina Ponzanelli- non si esauriva con Genova, ma si estendeva a tutta la Liguria e manteneva con Sarzana un legame particolare, saldato da ricordi indelebili. Sarzana è città di cultura, poesia e arte: Fabrizio De André è nel cuore di tutti i sarzanesi e non potevamo non ricordarlo con un evento unico”.
Per questo l'Amministrazione comunale, con il patrocinio della Regione Liguria, da tempo sta lavorando a “Omaggio a Fabrizio De André”: evento straordinario che, proprio nella ricorrenza della scomparsa di Faber, si terrà nella sala consiliare di palazzo civico (inizio ore 18.30) e vedrà protagonista Pier Michelatti. Allo storico bassista di Faber sarà donata una targa commemorativa proprio in ricordo del concerto del 1981 a Sarzana. In quella data, come ha fatto per 18 anni della sua vita, Pier Michelatti era al fianco di Fabrizio; l'appuntamento di venerdì prossimo nella nostra città sarà l'occasione per ricordare esperienze e momenti unici vissuti al fianco di un artista straordinario che seppe unire la capacità di osservazione e di ascolto alla ricerca della “parola-perfetta”, con la quale raccontare pregi e difetti della moltitudine umana.
Con Alberto Napo Napolitano alla voce e alla chitarra (uno dei migliori interpreti del repertorio di De Andrè) e il tastierista Andrea Vulpani, Michelatti offrirà al pubblico un viaggio straordinario attraverso il repertorio di De André, raccontato, in musica e parole e attraverso le sue canzoni più rappresentative.
“Non sono capace di recitare, mi considero un suonatore di chitarra. Non credo di essere l'interprete ideale per le mie canzoni”. La voce fuori campo è inconfondibile, così come lo è la figura che passeggia in via Mazzini e alla Fortezza di Sarzanello: camicia rossa, jeans e l'immancabile sigaretta in mano, Fabrizio De Andrè si racconta così ai microfoni Rai, poche ore dopo il suo concerto a Sarzana. E Sarzana non lo ha mai dimenticato. Anzi, ha voluto fissare la propria ammirazione e rispetto per Faber dedicandogli una piazza, nella quale si trova un palco permanente con il volto stilizzato di Fabrizio De André.
Pier Michelatti
Contemporaneamente alla frequentazione del conservatorio comincia a lavorare a Milano in vari studi di registrazione.
Nel1980 in uno di questi studi, viene per caso ascoltato da FABRIZIO DE ANDRÈ, il quale gli offre di partecipare al suo nuovo disco “L’indiano”, che di lì a poco avrebbe realizzato. La collaborazione continuò poi per 18 anni e moltissimi concerti e dischi.Dopo De Andrè arrivarono lavori importanti nella Pop Music con Artisti del calibro di Giorgio Gaber, Adriano Celentano, Fiorella Mannoia, Pino Daniele, Eros Ramazzotti, Ornella Vanoni, Cristiano De Andrè, Edoardo Bennato, solo per citarne alcuni.
E’ fondatore e leader della tribute band “Faber per sempre” che ripropone le canzoni di Fabrizio De Andrè.