L’esposizione, allestita nel Castello Doria, raggruppa una duplice selezione di opere legate alla produzione artistica di Tansini: dipinti e fotografie.
I dipinti esposti (oli su tela e su tavola) appartengono alla fase informale della carriera tansiniana (dalla metà degli Anni Novanta l’autore ha improntato la propria ricerca all’informalismo).
Basata su masse materiche e calibrati cromatismi, la pittura di Erminio Tansini presenta visioni liriche strutturate non su forme riconoscibili ma sul rapporto tra materia e colore.
Le fotografie in mostra, invece, riguardano la scultura tansiniana. Sono state scattate durante la serie itinerante «Forme sfuggenti», che dal gennaio 2018 scenarizza le statue di Tansini in luoghi suggestivi e significativi (castelli, siti archeologici, specchi e corsi d’acqua).
La rassegna è attiva in Italia, Svizzera e Francia: ha fatto tappa anche a Pontremoli a febbraio e a Monterosso al Mare all’inizio di luglio.
Le sculture di Tansini sono anch’esse informali e realizzate prevalentemente in bronzo o in legno (talvolta con inserti di pietra). Tansini trae gran parte dei materiali lignei impiegati nelle proprie opere dalla riviera spezzina.
Benché datino anche a un quarto di secolo fa, queste sculture sono state esposte per la prima volta solo con la partecipazione di Tansini alla Biennale di Venezia nel 2017.
La mostra di Vernazza, curata dallo storico Davide Tansini, si svolge in collaborazione con la Pubblica Assistenza di Vernazza.
Biglietto: 1,50 € (per l’accesso al Castello). Visitabile dal venerdì alla domenica dalle ore 16:00 alle 19:00.
Informazioni:
cellulare 349 2203693,
e-mail Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.,
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