Gli autori hanno affermato: “Siamo molto felici di ricevere questo Premio ad un festival importante come il Sardinia Film Festival. Il fatto che sia stata proprio la Giuria Giovane ad averci premiato, rende il tutto ancora più significativo perché le drammatiche vicende raccontate nel nostro film e il messaggio di fratellanza che porta avanti il protagonista Udo Surer è molto importante che arrivino alle nuove generazioni e che non vengano dimenticate".
Prodotto dall’associazione culturale B52 con il patrocinio del Comune di Fivizzano (MS), "il nome del padre" racconta la storia di Udo Surer, avvocato tedesco di Lindau - in Baviera - e cittadino onorario di Fivizzano, figlio di Jospeh Mayer sergente nelle SS agli ordini di Walter Reder, uno dei soldati tedeschi protagonisti delle stragi nazifasciste di San Terenzo Monti e Vinca dove nel 1944 il 16° Battaglione Panzergranadier SS sterminò più di 400 civili, compresi donne e bambini. Un'opera girata tra la Germania e l’Italia che ripercorre i momenti tragici dell’occupazione tedesca.
Il Sardinia Film Festival è un prestigioso premio cinematografico internazionale che giunge quest’anno alla XIII edizione e che dal 2012 riceve le medaglie della Presidenza della Repubblica Italiana, Presidenza della Camera, Presidenza del Senato dei Ministri, il patrocinio dell’UNESCO, Farnesina, MIBACT, Ministero per i Beni e le Attività Culturali, della Regione Autonoma della Sardegna, Università degli studi di Sassari. Tra gli ospiti di questa edizione spiccano: l’ex direttore del Museo di Cinema di Mosca Naum Klejman, Arthur Aristakisyan, regista moldavo e autore di "Un posto sulla terra" e “Palms", il maestro del cinema russo Andrej Končalovskij, vincitore del "Leone d’Oro" per la miglior regia alla Mostra del Cinema di Venezia 2014 con "The Postman’s White Nights", e Cecilia Mangini prima regista donna di documentari nell’Italia del dopoguerra.
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