L’associazione culturale Startè ha un nuovo presidente: si tratta di Valerio Dehò, professore di Estetica all’Accademia di Belle Arti di Bologna e curatore di numerose mostre d’arte, sia in Italia che all’estero. In passato ha già collaborato con l’associazione: lo scorso anno ha tenuto un intervento in merito al rapporto fra arte e mercato, in occasione del convegno “L’arte crea occasioni” organizzato da Startè, che ha avuto luogo presso il museo contemporaneo CAMeC della Spezia.
Con il cambio al vertice di Startè sono stati costituiti anche un nuovo comitato scientifico e direttivo. I membri del comitato scientifico sono: Aldo Colonetti, Angelo Crespi, Moreno Ferrari e Franco Origoni, tutti personalità di spicco dell’arte, della cultura e del design. Fanno parte del direttivo: Riccardo Balzarotti, Valerio Dehò, Franco Leonide, Marta Michelis, Lucia Rosignoli, Francesca Rozzi, Alessandra Zammarchi
Valerio Dehò succede a Paolo Asti, assessore alla Cultura del Comune della Spezia da luglio 2017, il quale ha guidato la realtà culturale sin dalla sua fondazione.
«Sono molto soddisfatto del lavoro compiuto in questi anni, delle collaborazioni con istituzioni come l'Accademia di Belle Arti di Brera e del patrocinio ricevuto dal MIBAC per alcune mostre organizzate da Startè. Dopo essere stato nominato assessore dal sindaco Pierluigi Peracchini mi era impossibile proseguire con la presidenza di Startè – dichiara nel suo commiato l’ex presidente – ho chiesto quindi a Valerio Dehò, con il quale abbiamo costruito in tanti anni di collaborazione anche un solido rapporto di stima e amicizia, di assumere la presidenza di Startè e di formare un comitato direttivo e uno scientifico composto da personalità della cultura di grandissimo spessore e di indubbia fama internazionale».
Il neo presidente Valerio Dehò traccia già i prossimi passi per l’associazione: «Startè ha un ruolo importante per la cultura artistica spezzina perché ormai ha le competenze e l'esperienza per essere sempre più un valore aggiunto per il territorio. La grande capacità di Starté è quella di creare relazioni, rapporti fra Spezia e il contesto nazionale. Ma c'è ancora tantissimo da fare. Si potrebbe varare un premio per giovani artisti, Startè inoltre ha già realizzato una residenza per giovani talenti all’estero. Bisogna anche sollecitare concorsi pubblici su temi attuali come la street e la public art. Poi c'è la ripresa di attività dell'Archivio Caselli, il quale resta un obiettivo di lunga durata e che deve darsi delle scadenze più aggiornate».
La città della Spezia quindi resterà un punto di riferimento importante per l’associazione e il suo futuro, lo stesso presidente Dehò lo conferma: «La città è il baricentro di tutta l'attività di Startè e non si tratta di ripristinare i fasti del Premio del Golfo, bensì di progettarne il futuro. La Spezia è una città sottovalutata per l'attività artistica e culturale in generale, magari compressa da realtà vicine che sono più attive. Bisogna continuare con la stessa qualità con cui si è contraddistinta l'associazione sinora, che ha avuto fin dal principio come terreno di lavoro il mondo intero. Le istituzioni e le realtà produttive devono avvertire che i tempi sono cambiati, questo darebbe fiducia a tutti».
Valerio Dehò, biografia
Valerio Dehò è nato a Taranto il 2 giugno 1955. Ha studiato presso l’Università degli studi di Bologna frequentando i corsi di Estetica con Luciano Anceschi e di Semiotica con Umberto Eco. Si è laureato nel 1979 con il professor Giorgio Sandri con una tesi di Filosofia del linguaggio. Dal 1980 al 2000 ha ricoperto la qualifica di funzionario direttivo del Ministero per i Beni Culturali e Ambientali. Dal 1997 al 2000 è stato direttore del progetto "Novecento" presso il Comune di Reggio Emilia. Dal 2001 è direttore artistico di Kunst Merano Arte. Nel 2005 è stato nominato commissario della XVI Quadriennale Nazionale di Roma. È titolare della rubrica “Controluce” su Il Resto del Carlino. È corrispondente della rivista d’arte contemporanea “Juliet” di Trieste. Ha insegnato presso l’Accademia delle Belle Arti di Ravenna e Rimini, Sassari, Carrara e attualmente è docente di Estetica all’Accademia delle Belle Arti di Bologna.
Startè, storia e progetti dell’associazione
Startè è nata su iniziativa di Paolo Asti e tuttora è costituita da amici che vivono in diverse parti del mondo e che condividono nell’italianità il valore fondante dell’iniziativa. L’obiettivo portato avanti dall’associazione è quello di dare un contributo concreto all’universo della cultura, promuovendo nel mondo il patrimonio artistico e culturale ricevuto in eredità dal passato, incrementandolo con il valore dell’arte contemporanea. La cultura per Startè è intesa in senso lato: si parla di arte, di creatività, di una pluralità di linguaggi estetici.
Startè ha sviluppato collaborazioni con svariati artisti tra i quali, oltre agli spezzini Francesco Vaccarone, Marco Casentini, Massimo Angei e Mirko Baricchi, anche con Giovanni Frangi e il compianto Eugenio Carmi, vera e propria figura iconica dell'arte del secondo dopo guerra.
Sono stati realizzati eventi in musei e sedi istituzionali in Italia (CAMeC, Castello Monumentale di Rapallo, Castello Monumentale di Lerici, Castello Doria a Portovenere, Museo Nazionale di San Matteo a Pisa, Macro Macelli Roma) e all'estero (Riverside Art Museo di Los Angeles, Bruxelles, Strasburgo, Stoccolma). L’associazione ha stretto collaborazioni con istituzioni come l'Accademia di Belle Arti di Brera e ha ricevuto il patrocinio dal MIBAC per alcune mostre organizzate.
In ambito Musicale nel 2010 Startè si è occupata dell'organizzazione dell'Italian Jazz Days a New York e nel 2016 ha portato a esibirsi alla Carnegie Hall il pianista Paolo Restani.
Startè ha realizzato cataloghi con case editrici come Allemandi Editore e dato vita all'Archivio Giuseppe Caselli presieduto da Francesco Vaccarone. Decine le pubblicazioni realizzate da Startè che ha saputo valorizzare l'arte e la cultura italiana all'estero oltre che nel nostro paese senza alcun contributo pubblico.
Startè ha inoltre realizzato una residenza d'arte a Sofia premiando il giovane artista Federico Ellade Peruzzoti e sostenuto il lavoro dell'artista cinese Gong Chen.