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Per "I Mercoledì del CAMeC" la presentazione di un volumetto di Franco Santini In evidenza

Incontro a latere della mostra "25 anni di arrivi e partenze" ospitata nell’auditorium del Centro, omaggio a I Santini Del Prete, duraturo sodalizio artistico composto da Franco Santini e Raimondo Del Prete.

Mercoledì sarà presentato un volumetto scritto da Franco Santini, dedicato alla sua casa in Maremma e alle esperienze di vita di cui è stata teatro. Raimondo Del Prete, che sarà presente all’incontro del CAMeC, così commenta il delicato memoriale stilato dall’amico e sodale: “Leggere e rileggere i ricordi Franco è stato per me un viaggio di fantascienza all’incontrario. La casetta che ho visto ristrutturare, aiutato a imbiancare, dove ho piantato un olivo e contribuito a concimare gli altri, acceso il camino, visto crescere pini e cipressi, è ora circondata da un rigoglio di verde luccicante”.

E queste le impressioni di Bruno Sullo, che presenterà l’incontro: “Mi sono sorpreso ad annuire, riconoscendo le situazioni che ho personalmente sperimentato da bambino: la corriera, la Vespa, il Corriere dei Piccoli, la tinozza zincata piena d’acqua fino all’orlo portata sulla testa, in un miracolo di equilibrio, da nonna, la bottega del falegname di nonno, il pane fatto in casa, il gabinetto “a tonfo” sul retro della casa”. E lo stesso Franco Santini così tratteggia il contenuto del suo secondo –ha già pubblicato La camicia bianca- cimento letterario: ”Il libro vuol ricordare ai più anziani ma soprattutto narrare ai più giovani quella che era la vita degli anni ‘50 in genere ma in particolare in Maremma. In poche decine di anni la vita si è profondamente trasformata. Coloro che sono nati nell’immediato dopoguerra hanno vissuto un cambiamento radicale. La tecnologia ha fatto passi in avanti inaspettati, più importanti della somma di tutti quelli che c’erano stati nella storia dell’uomo. Siamo stati testimoni e protagonisti di questo cambiamento”.

Franco Santini è nato a Vada nel 1951. Ha lavorato presso le Ferrovie dello Stato e dal 1992 è entrato in modo del tutto singolare nel mondo dell’arte insieme al collega di lavoro Raimondo Del Prete, dando vita quasi fatalmente, per la curiosa complementarietà dei cognomi, all’ormai famoso sodalizio de I Santini Del Prete, che da allora ha prodotto una numerosa serie di performances, video, installazioni, opere fotografiche e pittoriche.

Bruno Sullo, artista e operatore culturale, è presidente de La Casa dell'Arte, progetto multimediale per l'arte visiva di Rosignano Marittimo dalla sua fondazione. Fa parte del gruppo Lavorare Camminare di Livorno.

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