Oltre 300 visitatori tra sabato e domenica.
Oltre 300 visitatori paganti nel primo week-end della mostra di Andy Warhol alla Fortezza Firmafede di Sarzana. 101 il sabato, approfittando anche dell’orario prolungato sino alle 23,00 e 213 la domenica. Si tratta di un successo importante, dal momento che è ancora presto per il pubblico che arriva da fuori, che ha solitamente bisogno di tempo per organizzarsi e che non si può ancora contare sulle visite di gruppi organizzati e di comitive turistiche.
Il maltempo di sabato non ha comunque tenuto distanti gli amanti dell’arte e neppure le numerose iniziative domenicali in programma nelle località vicine come La Spezia, Marina di Carrara e Pontremoli con la bella giornata della domenica hanno fermato l’attento pubblico di appassionati.
"I commenti del pubblico sono entusiasti. La mostra è piaciuta tantissimo, alcuni hanno già visto la mostra fatta a Pisa, che era decisamente poca cosa rispetto all’esposizione sarzanese e anche chi aveva visto la mostra di Genova, decisamente più grande, ha potuto ammirare una rassegna più ampia e completa, che neppure quella importante mostra aveva esposto. Molti uscendo si dimostravano felici e soddisfatti, proponendosi di tornarci con amici e parenti - afferma l'assessore alla cultura del Comune di Sarzana Nicola Caprioni - I sarzanesi che l’hanno visitata si sono mostrati orgogliosi che la loro città stia al pari di centri assai più grandi e importanti nell’offrire una mostra di così alto livello e prestigio. In generale ha colpito l’attenzione dei visitatori l’unicità di alcune opere e la completezza della mostra che attraversa tutte le varie fasi storiche dell’evoluzione artistica di Andy Warhol, facendone probabilmente la più completa retrospettiva dedicata al grande artista americano mai esposta in Italia.
Curiosità hanno destato il computer personale dell’artista, il famoso “Commodore 64 dell’Amiga”, che la società aveva regalato a Warhol per pubblicizzare uno dei primissimi computer della storia, unico esistente al mondo, ora esposto nella mostra sarzanese, e altri oggetti come la chitarra di Mike Jagger, leader dei Rolling Stones".