Come sempre organizzato e sponsorizzato da Fondazione Carispezia in collaborazione con il Comune di Sarzana, il Festival giunge ad una quattordicesima edizione calata nel presente e nel passato, con l’obiettivo di descrivere il presente tenendo d’occhio il futuro.
Il Festival della Mente 2017 apre i battenti a Sarzana richiamando l’interesse dei media e della gente.
Ormai divenuto un appuntamento irrinunciabile per chi desidera partecipare a quella che è definita una delle kermesse dedicate alla cultura più importanti d’Europa, il festival di quest’anno declinerà il termine “rete” in tutte le forme, le acccezioni possibili.
Le reti nella scienza, nella natura, nelle relazioni umane, nella storia, nello spionaggio, nel terrorismo, insomma le reti come capacità di unire, di creare ponti e interconnessioni, il che in fondo è lo scopo di un festival dedicato alla cultura vasta, universale ma anche specialistica e poco conosciuta, un festival che cresce e si fa apprezzare a livello europeo e che è capace di richiamare folte schiere di persone interessate a conoscere meglio il proprio tempo, a capire approfondendo i temi che quotidianamente ci coinvolgono, spesso a nostra insaputa o purtroppo nell’indifferenza.
Proprio contro l‘indifferenza che spesso guarda alla cultura con distacco e superficialità si svolge il Festival della Mente, uno stimolo, un palcoscenico che riesce a “mettere in piazza” temi a prima vista ostici o complessi, senza rinunciare all’approfondimento e contrastando per quanto possibile la superficialità legata troppo spesso a doppio filo alla modernità, specchi dei tempi che tuttavia non vanno subiti ma capiti, per quanto umanamente possibile.
Abbiamo intervistato Benedetta Marietti, direttrice del Festival della Mente 2017, impegnata a a raccontarci quanto questo festival sia unico e inedito, mai banale, dedicato a chi ama la conoscenza e alle giovani generazioni.