Bernie Marsden, guru inglese della chitarra rock/blues, insieme al sarzanese Emiliano Manoguerra ed alla band "Heavy Blues Fondation" (tutti musicisti della zona, tra La Spezia e Viareggio), ha regalato a Sarzana una magica serata.
Il tutto grazie all'impeccabile collaborazione tra l'Amministrazione Sarzanese e Alessio Ambrosi (Associazione Culturale Armadillo Club) fautore da 18 anni dell'evento internazionale "Acoustic Guitar Meeting Sarzana", di "Laboratorio Piazza De Andrè" e così via, sino ad arrivare al palco monumento in onore di Faber impreziosito ieri sera dalla Star dell'hard rock Marsden.
Parliamo di quel genere del rock derivato principalmente dal rock & roll e dal blues rock nato verso la metà degli anni '60 nel Regno Unito, che ne caratterizzò non solo gli anni settanta ma anche gli ottanta e parte dei novanta.
Led Zeppelin e Deep Purple furono tra i primi esponenti dell'hard rock a mischiare la loro musica con l'influenza blues e aggiungendo elementi progressiv e psychedelic rock.
Bernie Marsden è stato parte integrante di quel periodo della storia del Rock, quello con la "R" maiuscola, quello (nel suo caso) del dopo Deep Purple, dell "Ashton, Paice & Lord", quello di "Malice in Wonderland" (brani scritti da Bernie), quello dei "Whitesnake", band capitanata da David Coverdale, mitica voce dei Deep Purple e strepitosa Bernie/guitar.
Bernie è parte basilare di quel fecondo periodo musicale che tante emozioni ha donato e ancora dona a noi appassionati. Una lunga carriera nata con gli "Ufo", proseguita poi con gli "Cozy Powell's Hammer", con "Ashton, Paice & Lord" e, rifiutata l'offerta di Paul McCartney di aggregarsi agli "Wings", con gli "Whitesnake".
Classici intramontabili come; "Fool for your loving", "Walking in the shadow of the blues", "Crying in the rain" e "Here i go again" diventano singoli più venduti della storia.
Dopo l'esperienza con gli "Whitesnake" forma la "Bernie Marsden Band" con David Coverdale, poi il gruppo "Alaska" con cui produce tre album.
Nell'arco degli ultimi 25 anni ha collaborato con i nomi più famosi del panorama rock/blues mondiale e nel 2016 è uscito il suo primo libro autobiografico "Where’s My Guitar? On the tour bus with the Snakeman", che racconta la sua lunga e pluripremiata carriera.
La sua semplicità e la sua "Faccetta rubiconda" spiazzano sul momento, ma appena imbracciata la chitarra elettrica la carica è immediata e ti trovi catapultato nella storia e nelle emozioni vissute.
Non si autocelebra mai Bernie durante il concerto, sorride in continuazione e gioca con il pubblico e con la sua band, con le capacità vocali del cantante e con le persone che cantano assieme a lui i grandi classici del suo repertorio.
A fine concerto la band lascia il palco a lui per il bis di rito, chitarra acustica per l'occasione e intimità con i suoi fan che salgono sul palco per gli autografi.
Sul palco con Marsden Andrea Gargiulo, Alex Jarusso, Dario Carli, Francesco Andrei oltre ovviamente ad Emiliano Manuguerra.