Giorgio Pagano ha presentato anche a Monterosso il suo libro “Sao Tomé e Principe - Diario do centro do mundo”, che in ogni piazza diventa occasione per una riflessione partecipata sui temi delle migrazioni e della cooperazione con l’Africa, mai così decisivi come oggi.
Dopo gli interventi del Sindaco Emanuele Moggia e del segretario di Januaforum Sergio Schintu, ha preso la parola l’autore. Pagano ha parlato della povertà a Sao Tomé e Principe e delle migrazioni verso l’Europa da questo Paese africano, dovute anche agli effetti del cambiamento climatico. “Il grido dei poveri africani -ha aggiunto- trova sempre meno spazio nei mass media italiani, c’è un silenzio inaccettabile su tante situazioni drammatiche, dal Sud Sudan alla Somalia, dall’Eritrea al Centrafrica. Non conoscendo tutto questo è chiaro che i cittadini italiani non possono capire perché così tanti africani stanno fuggendo dalle loro terre rischiando la propria vita per arrivare da noi”.
Pagano ha citato il missionario padre Alex Zanotelli: “Rompiamo il silenzio sull’Africa” e ha così concluso: “Bisogna garantire il diritto di restare con politiche di cooperazione e di partenariato: tutto il contrario dei contratti stipulati dai governi europei con i governi africani allo scopo esclusivo di bloccare i migranti, non importa dove e come... Ma nel frattempo non si può non garantire il diritto di migrare, cioè d fuggire dalle guerre, dalla fame e dai cambiamenti climatici... C’è un Paese al mondo che da solo ha aperto le sue porte a più fuggiaschi di quanti ne abbia accolti l’Unione europea nel 2016. Un Paese decisamente povero, con un reddito pro capite di circa trenta volte inferiore a quello tedesco. Questo Paese è l’Uganda, che detiene il record continentale di rifugiati all’interno dei propri confini: sono un milione e 200 mila, uno ogni trenta ugandesi. E’ un’emergenza legata alla guerra in Sud Sudan. A fine giugno si è tenuta una conferenza internazionale sotto l’egida dell’Onu per raccogliere fondi. La richiesta era di due miliardi di dollari. I donatori ne hanno promessi soltanto 358 milioni. Ma nessuno, in Uganda, ha parlato di cacciare i rifugiati”.
Prima della presentazione del libro è stata presentata la mostra fotografica, che sarà visitabile fino a giovedì 3 agosto. La mostra è stata presentata dal critico Giovanna Riu.