Il "Sold out" non era scontato ma si è pienamente avverato, ricompensando degnamente l'accoglienza generosa della Fortezza che ha rivissuto, per una sera, i suoi passati fasti, con il numero dei posti a sedere aumentato per l'occasione e pubblico dovunque.
Inutili gli sforzi di Goran di mantenere le persone sedute, il pubblico segue il ritmo travolgente dei suoi pezzi, gli ottoni volano alti e le sedie entro breve non servono più a nulla.
La formazione che ha accompagnato Goran è quella storica e famosa, la "Wedding & Funeral Band" (fiati, percussioni e voci bulgare). C'è chi definisce la sua musica una "World music", quella di un gitano cosmopolita che ha girato il mondo e ha fuso in sè sonorità di tutti i tipi, una musica che ti scuote e che scatena anche il pubblico più tranquillo.
Gli ottoni sono apparsi inaspettati e rumorosi tra il pubblico in attesa del concerto, si sono incamminati sul palco e la band si è formata, le due coriste bulgare si sono fuse nel fragore dei tromboni, delle trombe e del sax celebrando un sornione Goran che ha gestito il tutto e alternato con sapienza pezzi più soft nel difficile tentativo di ricondurre tutti all'ordine.
La collaborazione tra l'organizzatore Giacomo Loprieno e l'Amministrazione sarzanese, in questo evento autofinanziato tramite sponsor, ha funzionato, regalato due ore di pura energia e confermato ancora una volta la città come tappa obbligata per la grande musica e la Fortezza Firmafede come "suo naturale contenitore".