Giorgio Pagano ha presentato il suo libro “Sao Tomé e Principe - Diario do centro do mundo” a Roma, nella Libreria Griot. Sono intervenuti Daniela Cuomo, responsabile rapporti internazionali e corporate di World Friends Onlus, e Paolo Dieci, Presidente di Link 2007. Tra i presenti anche Simonetta Paganini, responsabile della cooperazione internazionale in Anci, l’associazione dei Comuni.
Daniela Cuomo ha messo in evidenza, come temi centrali del libro, una visione della cooperazione incentrata sul supporto alle persone e ai territori locali e sul rispetto e lo scambio reciproco tra europei e africani. La Cuomo ha poi citato l’esperienza, comune all’autore, della rete ligure Januaforum, le cui idee e proposte si ritrovano nell’esperienza di Pagano. Infine un riferimento a Papa Francesco, considerato come “uno dei protagonisti del libro”.
Paolo Dieci, Presidente di un’associazione consortile che coordina molte Ong italiane, ha definito il libro “estremamente utile”: Link 2007 lo userà “come testo di educazione alla cittadinanza mondiale nelle scuole”. “Sao Tomé e Principe - Diario do centro do mundo”, ha continuato, è almeno cinque cose: “un atto di omaggio al Paese”; una riflessione sullo sviluppo in Africa, “che può essere solo sostenibile e non deve ripetere i nostri errori”; una riflessione sulla cooperazione internazionale come “partenariato tra territori e comunità, in cui hanno un ruolo centrale le persone e il decentramento amministrativo”; un invito a considerare il Mediterraneo come “un grande progetto incompiuto, sulla scia di Predrag Matevejevic”. Infine il libro è un omaggio a Pasolini, al suo “senso del sacro” e alla sua “lotta moderna e non nostalgica contro l’omologazione del pensiero unico”.
Pagano ha ripercorso tutta la sua esperienza nelle “isole al centro del mondo”: ci sono, ha detto, “creatività, dinamismo, solidarietà comunitaria, voglia di partecipare e di opporsi al neocolonialismo”, gli elementi cioè per cui Sao Tomé e Principe diventi “un soggetto e non un oggetto della politica globale” e costruisca “un suo autonomo sviluppo, rispettoso di un’identità unica al mondo”.
L’autore si è poi recato in Vaticano, a Santa Marta, residenza di Papa Francesco, per consegnargli copia del libro. Questa la dedica: “A Francesco, che ci ha insegnato che si può capire il mondo solo guardandolo dalle periferie”. Pagano, nel novembre 2016, partecipò all’incontro mondiale dei movimenti popolari, organizzato in Vaticano dal Papa.