All’inizio fu Quinto Ennio, allora giovane soldato che sarebbe stato più tardi acclamato padre della poesia latina. Era il tempo in cui il golfo era ancora noto come Portus Lunae, Porto della luna, nome forse ancora più romantico dello stesso Golfo dei poeti, ed Ennio, tornando con altri legionari dalla guerra contro i sardi, fu colpito dalla bellezza del golfo, tanto da indurlo a scrivere nel suo Annales il verso famoso: “Il porto della luna è straordinario, dovreste vederlo, amici”. Dopo di lui sono arrivati Persio, Dante, forse Virgilio…
E gli altri? Quali altri poeti hanno frequentato e amato il golfo della Spezia al punto da fargli meritare quella dedica? Da dove trasse il drammaturgo fiorentino Sem Benelli, l’ispirazione che nel 1910, ai funerali del suo amico Paolo Mantegazza, gli fece esclamare: «… Beato te, poeta della scienza, che riposi in pace nel Golfo dei Poeti»?
È questo l’argomento del quale, nell’ormai tradizionale incontro dei quattro amici al bar – incontro aperto naturalmente a tutti coloro che amano Spezia e il suo golfo – il giornalista Gino Ragnetti parlerà venerdì 28 aprile alle 17,30 all’OrtoBar Il Poggio, nel bellissimo parco delle Clarisse, a due passi da Via Prione, tra Via 20 Settembre e Via 27 Marzo, nei pressi del castello San Giorgio. La zona è facilmente raggiungibile usando i comodissimi ascensori che partono da Via Indipendenza e da Via 20 Settembre.