96 autori, tra i 94 e i 28 anni, insieme per la prima rassegna espositiva pensata per la valorizzazione del tessuto artistico locale: “Generazioni. Gli artisti della città a confronto” sarà ospitata al CAMeC dal 19 maggio al 24 settembre.
Il progetto è stato presentato questa mattina durante una conferenza stampa particolare, come commentato dallo stesso Assessore Luca Basile: “Una stanza molto affollata, con la presenza degli artisti che hanno partecipato al progetto, credo sia proprio questo il simbolo della vivacità culturale cui si riferisce questo lavoro, che fonda le sue radici proprio nel 1968 e nel fermento culturale dell’epoca, che ha aperto le porte alla cultura come questione di massa”.
Il contesto è quello spezzino: un comitato scientifico, composto da autorevoli nomi del panorama dei professionisti della cultura, ha selezionato i 96 artisti che partecipano al progetto, secondo uno schema con criteri precisi. Si è scelto innanzitutto di limitare l’esperienza agli autori della città, senza allargarsi alla provincia, per poi lavorare condividendo opinioni e proponendo nomi. Entrano così nel progetto tutti quegli artisti che negli anni hanno lavorato anche per la città, lasciando qualcosa di loro alla Spezia.
Nati tra il 1923 e il 1989, sono stati divisi in quattro gruppi che esporranno seguendo un’unica direttiva comune: le opere che prevedono una cornice dovranno rispettare le misure e il colore del legno, scelto di tonalità naturale: questo solo per legare le opere tra loro, perché ogni artista è stato lasciato libero di esprimersi.
Prosegue Basile: “Credo che sia importante il lavoro che abbiamo fatto, per mettere insieme le generazioni differenti che questi artisti rappresentano, per comprendere il passato bisogna partire dal presente e per questo il percorso inizierà con il gruppo di artisti più giovani”.
Un omaggio al panorama artistico locale, vivissimo e grandioso, soprattutto considerato che, come ricordato da Basile: “Spezia non ha mai avuto un’Accademia o una facoltà di indirizzo artistico e solo di recente è nato il Liceo Artistico, ma ha saputo ritagliarsi comunque uno spazio importante nel contesto artistico globale”.
L’importanza dell’unione di più menti e di più lavori è stata sottolineata anche da tutti gli altri membri del comitato scientifico presenti: “Nell'unico periodo c'è stato un certo silenzio- ha spiegato Giovanna Riu, curatrice e critica d’arte- per questo ogni momento di dialogo contribuisce a rendere viva la cultura e il passaggio generazionale”.
Ha confermato anche Elda Belsito: “Ritengo sia davvero importante guardare alla promozione delle arti come sviluppo economico. Per questo auspico che questo evento si confermi anche con esperienze successive”.
Del comitato scientifico fanno parte anche Valerio P. Cremolini, Mara Borzone e Marzia Ratti, che questa mattina ha concluso la presentazione ricordando Walter Coggio e Vittorio Sopracase: “Per loro un doveroso e sentito omaggio, dopo Mettiamoci la faccia, con cui era stata documentata la loro attività”.