Il primo cittadino della Spezia affida le proprie riflessioni a questo post su Facebook:
"Cari amici, mi dispiace molto che abbiate deciso di non organizzare più, per la prossima estate, la nuova edizione di BOSS. Voi sapete quanto abbia creduto nel vostro progetto e sapete che l'Amministrazione comunale è pronta a proseguirlo e a sostenerlo ancora, come ha fatto in questi anni. Non mi interessa se ciò mi è costato un'assurda campagna giornalistica di denigrazione, campagna che ha portato perfino a muovere inchieste e segnalazioni di reato alla Procura della Repubblica. Il Tribunale ha poi archiviato tutto e rapidamente, perché tutto si è svolto nella legittimità e nella trasparenza. Certo, l'amaro rimane, non pensavo si potesse arrivare a tanto. Ma ripeto, poco importa. E poco importano un po' di mugugni: quelli ci sono sempre, così sempre che si finisce quasi per volergli bene e sentirne persino la mancanza, quando non ci sono.
Altrettanto poco mi importano le meschinità e le aggressioni degli oppositori politici un po' fanfaroni e un po' irresponsabili. Ciò che mi interessava era, come dite voi, fare una scelta di politica culturale e sociale. Quello che mi interessava era poterla fare, questa scelta, attraverso il protagonismo di tutte le realtà di associazionismo culturale giovanile della città che avevano deciso, per la prima volta, di mettersi assieme in un unico progetto. Voi dunque, con i vostri operatori culturali, voi perché avete una storia, perché siete associazionismo culturale, perché avete fatto da apripista in città a una stagione nuova di locali dove stare insieme, bere qualcosa, fare arte contemporanea, proporre musica sperimentale, ospitare poesia e teatro innovativo. Voi per questa storia e certamente non in quanto siete, che neppure lo siete tutti, affiliati ARCI.
Siete stati bravissimi e siete andati oltre ogni mia migliore aspettativa. Me lo hanno detto anche da altre città, dove ci hanno anche un po' invidiato per quello che avete fatto.
Tra le cose che come amministrazione comunale in questi anni abbiamo portato avanti alcune mi stanno molto a cuore. Sono soprattutto gli spazi nuovi dell'incontro, le piazze, sono la nuova biblioteca al Canaletto, la mediateca all'Umbertino, sono il nuovo polo universitario al Falcomatà. E sono le quattro edizioni di BOSS. Perché sono le cose rivolte ai ragazzi e alle ragazze di questa città, che possono non piacere a tutti, ma sono di tutti e non sono certo ascrivibili alle categorie.. dei reati, degli abusi, degli interessi personali e di chissà quali altre nefandezze.
Cari amici di BOSS, spero che ci possiate ripensare. O che, al massimo, quella di quest'anno possa considerarsi solo una pausa. Intanto grazie per il vostro preziosissimo lavoro con il quale certo non ci si arricchisce, ma si arricchisce una città, cercando di renderla migliore, più aperta e più città".