Si tratta dell'usuale berretto sempre rappresentato nelle incisioni d'epoca: di lana doppiata rossa esternamente e nera all'interno, era di origine genovese. In Lunigiana così come in Sardegna, in Corsica, in Catalogna, veniva portato cascante su di un lato della testa ed usato anche come "contenitore" per il borsello in pelle di gatto o la borsa del tabacco. L'ampio areale di diffusione ne ha fatto un capo molto conosciuto, anche se già alla fine dell'Ottocento risultava quasi completamente in disuso, sostituito da berretti di feltro o di velluto rasato nero dalla foggia "a bustina" piuttosto avvolgente.
Il corso si propone come attività di valorizzazione delle raccolte etnografiche lunigianesi e di promozione dell'artigianato di antica tradizione di cui i manufatti museali sono esempio.
Il corso prevede un'introduzione alla tecnica del feltro artigianale ad acqua attraverso l'illustrazione dei diversi tipi di lana e la realizzazione di un piccolo pannello a più colori per comprendere il processo di trasformazione della lana in feltro.
Si potrà osservare come si realizza una forma tridimensionale in feltro senza ricorrere a cuciture e si potrà realizzare un cappello a tasca in lana merinos sul modello del cappello tradizionale del costume spezzino.
La giornata sarà impegnativa, in modo che i partecipanti possano trarre il meglio dall'esperienza, per pranzo si consiglia di portare qualcosa da consumare lavorando. Saranno utili un grembiule impermeabile ed un paio di asciugamani di media grandezza e naturalmente scarpe e abiti comodi.
Il Museo farà dono ad ogni iscritto di due cataloghi:
- EXOTICA. Raccolte di viaggio nel Museo Civico della Spezia
- Tradizioni popolari della Lunigiana. La raccolta ''Giovanni Podenzana'' del Museo Civico della Spezia
Informazioni e iscrizioni: 380 714 9183